“L’emergenza attaccanti continua, inarrestabile, come una maledizione. Per la sfida di sabato al Tardini contro il Cesena, Roberto D’Aversa dovrà fare a meno ancora una volta di Emanuele Calaiò, infortunatosi il 18 novembre scorso (lesione di primo grado al polpaccio sinistro), oltre che del lungodegente Fabio Ceravolo, il cui rientro è ipotizzabile tra febbraio e marzo. Le condizioni dell’Arciere, invece, sono in miglioramento, ma anche ieri si è allenato a parte e un suo recupero per sabato appare molto difficile, ai limiti dell’impossibile. Due assenze pesanti che tolgono esperienza, qualità e peso all’intero reparto offensivo del Parma, anche se nel ruolo di prima punta si sta destreggiando bene Yves Baraye (16 presenze, 1 gol), sebbene il senegalese sia più una seconda punta o un esterno offensivo. Un’emergenza che costringerà il ds Daniele Faggiano ad intervenire sul mercato di gennaio: la pista Matri (Sassuolo) resta aperta, ma sul taccuino del dirigente gialloblù ci sono diversi nomi, tra cui Coda del Benevento, Sadiq del Torino e Di Carmine del Perugia. L’ultima pista porta a Matteo Mancosu che chiusa l’esperienza canadese con i Montreal Impact potrebbe tornare in Italia. Mercato a parte, tra infortunii e periodo di rodaggio, la carenza di gol da parte degli attaccanti è una spada di Damocle per il Parma di D’Aversa: solo 12 dei 27 complessivi, infatti, sono stati segnati dagli attaccanti. Pregi e difetti di una squadra che malgrado le difficoltà (infortunii) continua a stazionare nei piani alti della classifica, a soli 2 punti dal Palermo capolista. I ducali, però, non conoscono mezze misure: insieme al Bari sono la squadra che ha vinto più partite in campionato (9), ne ha pareggiate solo 3, ma ne ha perse 6. Il bottino complessivo è di 30 punti, uno in più rispetto allo stesso periodo (dopo 18 giornate) dell’ultimo campionato di B (2008-09), quando in panchina c’era Francesco Guidolin; stagione che culminò con il ritorno in serie A.”. Questo quanto riportato da Tuttosport.