L’edizione odierna di Tuttosport si sofferma sulla gara di oggi tra Palermo e Catanzaro.
La partita della svolta, in un senso o nell’altro. Se il Palermo batte il Catanzaro, esce dal tunnel in cui si è cacciato nelle ultime sei partite nelle quali ha raccolto la miseria di cinque punti. Se dovesse andare male, il Palermo va incontro a scenari tutti da decifrare e soprattutto è sicuro che finirebbe di nuovo nel mirino dei tifosi, che hanno contestato Corini e squadra sia dopo la sconfitta con il Cittadella, sia dopo il pari di domenica a Terni. Ci sarà un clima strano stasera al Barbera, dove il Palermo non dovrà solo confrontarsi contro il Catanzaro, ma anche con i tifosi che pretendono una scossa da Brunori e soci.
L’avversario è scomodo, perché viaggia sulle ali dell’entusiasmo. Stessi punti in classifica, ma stati d’animo completamente diversi: i calabresi sono resuscitati nel derby con il Cosenza, il Palermo ha continuato ad accartocciarsi su se stesso contro la Ternana. Partita, quella del Liberati, che ha lasciato tanti interrogativi sui rosanero, che sono sempre alla ricerca dell’identità perduta. Corini recupera Di Francesco, ma ha ancora pedine (Ceccaroni, Insigne, Vasic, Soleri) importanti ai box per acciacchi vari. «Gli infortuni non ci hanno aiutato – spiega il tecnico -. Non avere l’organico al completo mi ha dato fastidio perché limita la possibilità di scelta». Al di là di questo, il Palermo deve dare un segnale anche da un punto di vista del gioco e a chi sostiene che i risultati non arrivano perché la squadra è spaccata, Corini risponde a muso duro: «Cavolate, i momenti di difficoltà ci sono e bisogna affrontarli da uomini. Il confronto è sempre stato costruttivo. La squadra è connessa, siamo tutti dentro al progetto e sentiamo la responsabilità. Sappiamo anche che possono arrivare dei fischi, dobbiamo essere noi a portare il pubblico dalla nostra parte».
La posta in palio è altissima, il Catanzaro apre un ciclo di ferro per il Palermo, che dopo questa partita affronterà Parma, Como e Cremonese, tutte squadre che lottano per lo stesso obiettivo. «In questo momento non va bene niente – continua Corini – per cui si deve accettare che da gran parte della tifoseria ci sia un sentimento di delusione. Tante volte si è abituati al cambio d’allenatore, questa invece è una rivoluzione culturale, qualcosa sta cambiando. Sento l’appoggio della società e dei giocatori. Adesso dobbiamo fare di tutto per battere il Catanzaro, squadra che gioca bene e ha entusiasmo».