L’edizione odierna di Tuttosport si sofferma sull’inaugurazione del centro sportivo del Palermo.
La prima vittoria c’è. Moderno, efficiente e dotato di tutti i comfort: il Palermo ha il suo centro sportivo e lo può esibire con orgoglio. Da sempre si parlava di una casa rosanero, il City Group l’ha realizzata a Torretta, a 20 km del capoluogo, in meno di 2 anni e investendo 7 milioni di euro. «Ed è solo il primo step – fa notare l’ad Giovanni Gardini -. Abbiamo un’opzione di acquisto su un’altra area vicina che faremo valere entro giugno. L’obiettivo è costruire altre due-tre campi».
Ce ne sono due in questo angolo di pace, perché il Palermo City Football Academy è immerso fra gli ulivi e altre piante della macchia mediterranea. A Torretta, poi, c’è tutto quello che serve: spogliatoi, uffici per la dirigenza e lo staff tecnico, sale mediche e per la fisioterapia, una maxi palestra, recovery e nutrition room, magazzini, lavanderia, club house e cucina.
Il City Group non ha lasciato niente al caso, seguendo le linee guida degli altri centri sportivi già costruiti a Manchester, Melbourne, New York e Montevideo. «E’ un momento di grande orgoglio per la nostra famiglia – dice Brian Marwood che è a capo della struttura tecnica del City -. Il nuovo Palermo CFA è molto più di un edificio. È una casa per i nostri giocatori e il nostro staff , questa nuova struttura di allenamento è un altro esempio del nostro impegno a Palermo. Un nuovo stadio? Un passo alla volta».
C’era anche il presidente della Figc, Gabriele Gravina, al taglio del nastro: «E’ un giorno importante per il calcio italiano. E’ la dimostrazione che quando si vuole, i progetti si portano a termine». Ci sono voluti i capitali del City per realizzare il gioiellino del Palermo. Nell’edificio principale si avverte l’odore della vernice fresca, ai muri ci sono le gigantografie dei giocatori che hanno scritto la storia recente del Palermo. «Il nostro obiettivo è portare questo club sempre più in alto – continua Marwood – ma serve pazienza. Non dobbiamo fare cosmetica, vanno costruite le fondamenta e noi lo stiamo facendo».