“Un fascicolo in Procura per verificare l’entità dei debiti del Palermo e se sia in grado di soddisfare i creditori che hanno presentato esposti e denunce perché non sono stati soddisfatti nelle loro pretese. I debiti secondo quanto calcolato dagli investigatori ammonterebbero a 120 milioni di euro. Dopo la retrocessione in Serie B e proprio nei giorni in cui dovrebbe concretizzarsi il passaggio di società da Zamparini a Baccaglini, il Palermo finisce nell’occhio del ciclone. Non ci sono indagati, né avvisi di garanzia, tantomeno è stata chiesta di fallimento, ma la Procura vuole vederci chiaro e ha aperto un fascicolo di “atti civili» che comporta una serie di accertamenti che mi rano a verificare si esistano le condizioni per chiedere il fallimento. L’inchiesta è coordinata dai pm Francesca Dessì e Andrea Fusco. «La nostra è una società sanissima – sbotta l’ex presidente Zamparini – I nostri bilanci sono certificati semestralmente da un organo di controllo ineccepibile come la Covisoc. Scritture che sono al vaglio della due diligence che sta effettuando il fondo inglese con Paul Baccaglini per il closing del passaggio di proprietà. Il Palermo ha sempre onorato e onora tutti i suoi impegni pagando regolarmente e rispettando tutte le scadenze». L’inchiesta però c’è, anzi è in piedi da un paio di mesi, la Guardia di finanza sta acquisendo le carte. Ieri mattina c’è già stata una visita nella sede rosanero allo stadio “Barbera”, ma dalla società assicurano che i finanzieri hanno prelevato documenti relativi alla questione Mascardi e all’affare Dybala, per il quale Zamparini ieri è stato sentito anche dall’Arbitrato del Tas di Losanna. Fra provvigioni e procure vario il cartellino dell’attaule numero 21 della Juventus è lievitato da 12 a 23 milioni e in atto c’è ancora contenzioso con Triulzi, il manager della “Joya”. Zamparini vorrebbe evitare l’ultima tranche pretesa da Triulzi. Per quanto concerne l’inchiesta tutto ruota sui bilanci e sulle cifre che sono emerse in queste settimane sul closing. Il Palermo ha chiuso il bilancio con un utile di 395.743 euro, al netto delle tasse. Il pareggio però è stato raggiunto, come ha scritto la società in una nota, grazie alla cessione dell’intero pacchetto di quote della società Mepal unipersonale, che detiene il marchio “Palermo Calcio” (marchio che era stato conferito a Mepal, insieme al piano di merchandising e a alcuni contratti di licenza, nel 2014). Ed è su queste e altre operazioni che la Procura vuole vederci chiaro. «Gli uffici amministrativi e il direttore amministrativo del Palermo Calcio, Daniela De Angeli, sono a disposizione di tutti gli organi d’informazione e istituzionali per illustrare i bilanci trasparenti della società – continua Zamparini -. Sulla mia serietà non può dubitare nessuno, ho tanti difetti, posso aver sbagliato giocatori e allenatori, ma di sicuro non ho mai commesso niente di illegale nella gestione del Palermo. Ben vengano queste inchieste, la Procura può prelevare tutti i documenti che vuole, noi non abbiamo niente da temere». Parole che dovrebbero rassicurare anche il gruppo Baccaglini che è ormai ad un passo dall’acquisizione del Palermo. A meno di clamorose sorprese”. Questo quanto riportato da “Tuttosport”.