L’edizione online di Tuttosport si sofferma sul Palermo e la corsa ai playoff.
Forse chissà, in realtà il Palermo gioca a nascondino e qualche speranza playoff segretamente ancora la coltiva. Il calendario dei siciliani da qui alla fine dice: il 1° Maggio trasferta a Como (a -2 dal Palermo), poi gara interna con la Spal, alla disperata ricerca di punti salvezza, quindi trasferta a Cagliari (che forse dovrà sudare fino all’ultimo per garantirsi i playoff) e chiusura al Barbera col Brescia (sarà ancora in lizza per la salvezza all’ultima giornata?). Gare impegnative ma nulla di proibitivo, se prese col piglio giusto.
Ma proprio qui sta il punto: troppe volte il Palermo non ha mostrato di averlo. In una stagione record per numero di esoneri, Corini ha mantenuto il suo posto senza mai essere messo in discussione, anche nei momenti più difficili non ha mai rischiato veramente di perdere la panchina perché al Football City Group sugli allenatori non si ragiona come si fa in Italia. Nell’arco della stagione Corini ha cambiato parecchio tatticamente: partito col 4-3-3, sembrava aver trovato una quadratura col 3-5-2, modulo che però, in questo finale di stagione, sta un po’ mostrando la corda.
Nel frattempo però, il grande credito che la squadra godeva fra la sua gente a inizio stagione è in larga parte evaporato, la tifoseria imputa a Corini forti responsabilità in quella che ha l’aria di essere una annata interlocutoria. Il tecnico ha ancora un anno di contratto e magari la prossima annata sarà quella buona. Ma se si chiude la stagione fuori dai playoff, la prima cosa da fare sarà riconquistare la carica di un pubblico unico che neanche un anno fa, con l’approdo in B attraverso i playoff della C, dava una spinta decisiva. Se ne riparlerà a bocce ferme, quando si tireranno le somme di un’annata che, nonostante tutto, può ancora portare buoni frutti. A volerli andare a cercare, però.