Tuttosport: “Palermo, cura la preggite. Unica imbattuta e difesa meno perforata, ma pochi gol e poche vittorie”
“Buone e (mezze) cattive notizie che si mescolano dentro il frullatore della B e da cui esce un Palermo ancora imbattuto ma alle prese con la “pareggite”. Nove partite con tante cose positive e anche qualche punto interrogativo per quella che dovrebbe sbaragliare la concorrenza. Il Palermo da lunedì non è più primo, ma è sempre nel gruppone di testa perché non perde mai. Nove partite senza sconfitta, l’unica della B che non s’è ancora inchinata a nessuno. Per i rosanero non è un record assoluto, ma la striscia positiva dalla prima giornata in poi migliore di sempre si avvicina. Il Palermo dei picciotti di Arcoleo nella stagione 199596 restò imbattuto per undici giornate: se Tedino resiste altre due partite, un primo primato se lo prende. FINCHÉ REGGE L’EQUILIBRIO Poi dovrà esserci tutto il resto. I pareggi fin qui sono stati un toccasana per l’autostima e la classifica, ma è chiaro che lo saranno solo fino a quando non si spezzerà l’equilibrio che regna in questa B. Il primo a saperlo è lo stesso Tedino, che non smette di benedire quanto fatto dalla sua squadra finora ma anche di sottolineare che il Palermo ha bisogno di crescere ulteriormente. Al tecnico gli alibi non mancano: gli infortuni hanno tartassato il Palermo, l’ultimo è stato Bellusci che dovrà stare fermo un mese per un guaio muscolare. In quattro partite, poi, i rosanero hanno risentito dell’effetto Nazionali. Le convocazioni a go-go hanno privato Tedino di 7-8 titolari contro Brescia e Parma e l’hanno poi costretto a fare certe scelte nelle partite successive al rientro dei nazionali perché il tecnico ha dovuto fare i conti con i lunghi viaggi e la fatica di chi ha risposto ai vari ct. Situazione che non ha permesso al Palermo di dare continuità al suo lavoro settimanale. Altro motivo che porta a vedere il bicchiere mezzo pieno. NIENTE CECCHINO I sei pareggi su nove partite però dicono anche che la squadra di Tedino è incapace di metter sotto l’avversario. Sul piano della manovra, a parte qualche spezzone di partita (a Foggia nel primo tempo, una ventina di minuti con l’Empoli) il Palermo non è stato sovrastato da nessuno. Resta, però, l’incapacità di concludere. I numeri dell’attacco spiegano perché il Palermo fin qui ha vinto solo tre volte in casa con Spezia, Perugia e Pro Vercelli e mai in trasferta dove in tre partite ha segnato solo una volta (a Foggia). I dieci gol prodotti in nove partite sono poca roba per una squadra che si vanta di avere giocatori di categoria superiore come Nestorovski e Coronado. Di fatto il Palermo in avanti una sua identità non l’ha ancora trovata. Tedino ha alternato diversi partner accanto a Nestorovski, ma fin qui i risultati non sono stati eccellenti. Trajkovski è un campione di discontinuità, Embalo è ancora all’asciutto, La Gumina ha segnato solo una volta, Monachello è rientrato da poco dopo l’infortunio. In più Nestorovski non è ancora il cecchino che dovrebbe fare la differenza: 4 gol nelle 6 partite giocate non sono pochi, ma nemmeno molti. Il macedone vive di fiammate e ultimamente è sembrato anche poco lucido sotto porta (a Frosinone soprattutto). Gli equilibri dovrebbe spostarli Coronado ma l’ex Trapani, dopo un avvio folgorante, è stato frenato da un problema muscolare che ancora lo limita. Se Tedino riuscirà a trovare la quadra come ha fatto in difesa (solo 6 gol subiti, nessuno ha fatto meglio) allora la “pareggite” potrebbe trasformarsi in qualcos’altro. E dal frullatore della B potrebbe uscire fuori un Palermo che detta legge. Sabato col Novara dell’ex Corini se ne capirà già qualcosa in più”. Questo quanto riportato da Tuttosport-