Tuttosport: “Neymar, anche uno zoo. L’Arabia adesso esagera”
L’edizione odierna di Tuttosport si sofferma su Neymar e sull’Arabia.
Sei anni dopo uno storico arrivo, uno storico addio. Neymar jr che lascia Parigi per Ryad è un capitolo nuovo del calcio mondiale, ostaggio dell’ingordigia dei calciatori ma anche delle esagerate offerte dei proprietari dei club sauditi. L’Al Hilal, di proprietà del fondo sovrano PIF, ha infatti offerto al brasiliano un contratto biennale da 160 milioni di euro a stagione, con una serie di bonus tra i quali spiccano una Bentley, una Lamborghini e una Aston Martin, senza dimenticare un jet e uno zoo privato. Una vera e propria oasi nel deserto quella riservata al paulista, la cui abitazione sarà una magione di 25 stanze e una piscina lunga 40 metri e larga 10. Ma non è tutto, perché per ogni successo Neymar incasserà 80mila euro, mentre ogni pubblicazione sui social per promuovere l’Arabia Saudita sarà ricompensata con 500mila euro.
L’operazione per portare a Ryad il numero 10 della nazionale brasiliana rappresenta il culmine della rivoluzione copernicana orchestrata dai sauditi, che vogliono diventare il nuovo ombelico del mondo calcistico. Un colpo emblematico anche più di quello di Cristiano Ronaldo, il quale è stato praticamente accompagnato alla porta dal Manchester United. Per Neymar, invece, il fondo PIF ha dovuto esborsare una cifra pari a 90 milioni, che visto l’ingaggio e i vari servizi offerti al calciatore sembrano quasi bruscolini. Nel frattempo, i dirigenti del club arabo hanno pensato bene di concludere anche gli affari relativi al portiere Bono, che verrà comprato dal Siviglia per 20 milioni, e l’attaccante serbo Aleksandar Mirotic, il cui cartellino varrebbe circa 53 milioni di euro.
Arrivato al Parc des Princes nell’estate del 2017 dopo un esborso di 222 milioni, ossia la cifra della clausola firmata col Barcellona, il paulista è stato praticamente svenduto al club saudita. L’obiettivo dei parigini era quello di liberare lo spogliatoio da una presenza inquinante e dannosa a livello emotivo e soprattutto di disfarsi di una zavorra di praticamente 50 milioni annui lordi d’ingaggio. Un male minore, dunque, quello di aver fatto vedere al mondo come i soldi così facilmente sperperati non siano stati recuperati in nessun modo. Neymar, che ha abbandonato Parigi dopo sei anni nei quali non è mai sembrato davvero a suo agio, ha rappresentato un enorme fallimento per il Psg, mai ripagato né economicamente né sportivamente dal brasiliano, il quale ha raggiunto solo una finale di Champions League e per di più nell’unica edizione che dai quarti in poi prevedeva un solo scontro e organizzata nell’estate del 2020 per la pandemia di covid-19. Ed è lui l’ultimo della lista di una serie di affari troppo azzardati da parte dei parigini che non hanno mai trovato concretezza e si sono trasformati quasi in esuberi. Una pratica comune da parte della proprietà di Nasser Al-Khelaifi, che dopo aver spiccato per l’acquisto più caro del mondo adesso verrà ricordata per sempre come la società che ha realizzato una serie di minusvalenze da brivido. Ultime tra tutte quelle degli argentini Mauro Icardi e Leandro Paredes. Il primo, comprato per 50 milioni, è stato ceduto definitivamente al Galatasaray per 10. Il secondo, acquistato per 40, è stato acquistato dalla Roma per soli 2,5.