L’edizione odierna di “Tuttosport” si sofferma sulla sfida di calcio femminile tra Italia e Bosnia, che si terrà oggi a Palermo. Tuttavia, si è innescata una polemica con Petrachi, DS della Roma: «Il calcio non è uno sport per signorine, non è la danza classica». Il CT Milena Bertolini afferma: «Questa frase, cioè che il calcio non è uno sport per signorine, l’ha detta Guido Ara (vercellese protagonista con la Pro dei 7 scudetti all’inizio del secolo scorso, ndr). Sono passati 110 anni da quella affermazione e credo che dovremmo andare avanti. È un modo di pensare un po’ primitivo ma, nel frattempo, la società si è evoluta, le cose sono cambiate. Quello di Petrachi è il pensiero medio degli italiani verso le donne che fanno calcio. Bisogna capire cosa volesse dire il ds della Roma con quella frase. Se intendeva che le donne sono più fragili, non sono determinate e non hanno forza, allora Petrachi non possiede la conoscenza precisa di cosa significhi essere una donna e cosa voglia dire, per una donna, fare calcio. Credo anzi che nel modo più assoluto il calcio sia uno sport per donne. Lo abbiamo dimostrato ai Mondiali: si sono visti grande aggressività, contrasti, temperamento e nessun piagnisteo. Quando si parla bisogna stare attenti, le parole sono importanti, danno significato ai nostri pensieri. Se il pensiero di Petrachi è ciò che sembra non lo condivido». La segue Gama: «L’uscita di Petrachi è molto infelice, glielo stanno facendo notare tutti. Il linguaggio plasma la realtà, questo forse non corrisponde a quello che lui pensa. Il linguaggio è importante e dimostra che, per quanto cerchiamo di progredire, per il cambio culturale serve tempo. Queste parole dicono che non riusciamo a levarci queste cose di dosso e ogni retropensiero. È un’uscita ampiamente infelice in un tempo ampiamente sbagliato». Infine la staffilata del ministro dello sport, Spadafora: «Sono parole che denotano un’arretratezza culturale di cui non sentivamo bisogno».