Tuttosport: “Napoli, Higuain ti tiene sulla scia della Juve. Il Palermo resta a +1”
“La Juve scappa? Il Napoli ricuce. Un rigore (generoso) di Higuain per risalire a -3 dai bianconeri e continuare a sognare lo scudetto. Succede a Palermo contro la squadra più disorientata d’Europa (in settimana s’è consumato l’ennesimo ribaltone in panchina, con Novellino al posto di Iachini), in una partita che gli azzurri hanno dominato ma che non hanno avuto la capacità di chiudere. Rischiando poco per la verità, ma pur sempre tenendo in vita un avversario che avrebbe potuto anche fare lo scherzetto nei minuti finali. Non è finita così perchè il Palermo di Novellino deve ancora lievitare, e il Napoli si porta a casa tre punti pesanti che gli consentono di restare vicini ai marziani bianconeri e di te nere lontana la Roma, all’ottava vittoria di fila. Resta, poi, l’ombra del rigore. A parti inverse il Palermo si sarebbe visto fischiato un rigore nell’abbraccio Andelkovic-Albiol? Sentimenti opposti Quando si comincia negli occhi del Palermo si legge la paura, in quelli del Napoli la voglia di aggredire la partita e farla sua prima possibile. I primi venticinque sono lo specchio di quello che ci si aspettava. Intanto tatticamente è tutto come annunciato, così per gli attori delle due squadre. Poi per lo svolgimento del match che, ovviamente, s’incanala subito dalla parte del più forte. E c’era anche da aspettarselo, perché il Palermo non poteva che essere disorientato all’inizio. Metabolizzare un altro cambio in panchina non era semplice, farlo in una partita come questa con il Napoli ancora più complicato. La logica conseguenza è un assedio della squadra di Sarri che sviluppa il suo calcio fatto di giocate corte «mixate» con frequenti cambi di gioco e tagli per gli inserimenti di Insigne e Callejon. La supremazia degli azzurri è imbarazzante, il piano tattico preparato da Novellino non proprio adeguato, ma al tecnico si può rimproverare poco visto che ha avuto solo due giorni e mezzo per preparare la partita dell’esordio. Il primo a provarci è Insigne, con Sorrentino che risponde subito presente. Poi c’è ancora tanto Napoli, ma di occasioni clamorose non ne arrivano. Di fatto, però, la palla è sempre fra i piedi di Jorginho e soci che sanno sempre cosa fare e come liberarsi. Nell’ultimo passaggio, però, c’è qualche errore di troppo. Per passare il Napoli non deve inventarsi niente, lo fa l’arbitro Rocchi che al 22′ consegna il rigore agli azzurri. Andelkovic e Albiol si abbracciano come «innamorati» in area e, siccome l’arbitro aveva già avvertito due volte il rosanero (ingenuo!), quando lo spagnolo va giù è… subito rigore. Higuain non sbaglia, 27° gol, l’undicesimo nelle ultime nove trasferte. Resta la sensazione che al Palermo potrebbe essere stato fatto un torto e c’è la sicurezza che qualcuno (il presidente Zamparini) si arrabbierà. Rocchi aveva arbitrato il Palermo l’ultima volta la stagione scorsa contro il Verona e anche in quell’occasione fischiò un rigore uguale sempre ad Andelkovic (presunta trattenuta su Toni), Zamparini allora parlò di «presa in giro»… Poco Vazquez Uno schiaffo, giusto quello che serviva, comunque. Perché dopo il gol finalmente s’è visto un po’ di Palermo. Niente di miracoloso, ma almeno un pressing più sensato e qualche sano contropiede. Come quando Vazquez regala una palla buona in area a Hiljemark che però si addormenta e quando a due minuti dall’intervallo Gilardino mette Vazquez nelle condizioni di mirare con il suo sinistro. Fenomenale la risposta di Reina. Per quanto visto +nel primo tempo risultato giusto, ma la differenza la fa quel rigore. Nonostante un Palermo più coraggioso nel pressing, il Napoli resta bello e sicuro di sé anche nella ripresa. Tant’è vero che è Insigne ad andare due volte vicino al raddoppio e nella prima occasione è fantastica la risposta d’istinto di Sorrentino. Novellino prova a dare linfa al suo attacco mandando in campo Djurdjevic per Gila, ma il Palermo raramente riesce a rubare palla e ripartire. Eppure la partita resta in bilico, e potrebbe sembrare un paradosso guardando i numeri del possesso palla e delle occasioni create. Il vero difetto del Napoli del «Barbera» è proprio l’incapacità di chiudere la partita e le chance ci sono perché anche Higuain e Mertens (bravo ancora Sorrentino) hanno la possibilità di farlo. Ma tant’è basta e avanza quel rigore. Il Napoli torna a -3 dalla Juve, il Palermo resta a +1 sul terzultimo posto, ma almeno è ancora vivo. A Novellino il compito di portarlo alla salvezza”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna di “Tuttosport”.