
Una sconfitta che brucia. L’Italia Under 21 cade a Venezia contro l’Olanda per 2-1 in un’amichevole che lascia più rimpianti che indicazioni. A far discutere, come sottolineato da Carmine Nunziata nel post partita, non è tanto la prestazione – più che positiva per lunghi tratti – quanto l’ingenuità clamorosa che ha permesso agli olandesi, in doppia inferiorità numerica, di trovare il gol vittoria nei minuti finali con Bruns. Una leggerezza fatale, che spezza una striscia di otto risultati utili consecutivi e fa suonare più di un campanello d’allarme in vista dell’Europeo.
E dire che gli Azzurrini erano partiti con il piede giusto. Baldanzi e Gnonto si sono subito resi pericolosi, ma senza concretizzare. Al primo vero affondo, però, è l’Olanda a colpire: Poku sfonda a sinistra, entra in area e, cadendo, serve Fitz-Jim. Desplanches devia, ma non basta. Italia sotto e partita in salita.
La reazione arriva nella ripresa, con Sebastiano Esposito che trasforma con freddezza il rigore procurato da Palestra. La doppia espulsione olandese – prima Banzuzi, poi Bogarde – sembra spianare la strada al successo azzurro. Invece, proprio in superiorità numerica, gli Azzurrini si fanno sorprendere: Ohio pesca Bruns, che calcia sotto la traversa e firma la beffa. Zacchi, subentrato a Desplanches, non può nulla.
«Abbiamo fatto un errore davvero grave – ha dichiarato Nunziata nel dopogara – ma la prestazione resta positiva. Non mi soffermerei solo sull’episodio finale: la squadra ha giocato bene e ha dimostrato carattere. L’intensità va migliorata, ma la strada è quella giusta».
Nel complesso, l’Italia ha mostrato buone trame di gioco ma poca concretezza. La posizione arretrata di Miretti, schierato più basso rispetto al ruolo offensivo che ricopre al Genoa, ne ha limitato l’efficacia. Da rivedere anche il rendimento degli esterni, con Palestra e Turicchia spesso in affanno. Tra le note liete, spicca invece la prestazione di Luca Koleosho: l’esterno del Burnley ha messo in mostra qualità tecniche importanti e personalità, tanto da essere finito nel mirino del ct della Nazionale maggiore, Luciano Spalletti.
Lunedì, contro la Danimarca, arriverà un altro test utile per tirare le somme e cercare conferme. Servirà una prova più attenta e cinica. Perché errori come quello visto contro l’Olanda, a certi livelli, si pagano. Caro.
DESPLANCHES 6
L’estremo difensore del Palermo non ha grandi colpe sul gol del vantaggio olandese: si oppone come può al tiro di Fitz-Jim dopo una deviazione ravvicinata. Per il resto è attento nelle uscite e dà sicurezza finché resta in campo.
ZACCHI (1’ st) 6
Subentra nella ripresa e viene beffato dal siluro di Bruns sotto la traversa. Incolpevole, ma poco reattivo nella costruzione da dietro.
PALESTRA 5.5
Beffato da Poku nell’azione dell’1-0, poi in ritardo anche su Bruns in occasione del gol decisivo. Si riscatta parzialmente con l’episodio del rigore procurato, ma la prestazione resta insufficiente.
COPPOLA 5.5
Troppe imprecisioni nei momenti decisivi. Soffre la pressione finale e si disunisce insieme al reparto.
PIROLA 6
Leader della retroguardia, prova a tenere unito il blocco difensivo, ma talvolta rischia palla al piede. Personalità, ma non impeccabile.
TURICCHIA 5.5
Spinge poco e difende con affanno. Subisce troppo gli inserimenti avversari.
ZANOTTI (17’ st) 6
Mostra maggiore intraprendenza rispetto al compagno, ma non incide a fondo.
FABBIAN 5.5
Prestazione sottotono. Da uno con le sue qualità ci si aspetta più presenza nel cuore del gioco.
DOUMBIA (18’ st) 6
Entra tra gli applausi del Penzo, ma non riesce a cambiare l’inerzia del match.
MIRETTI 6
Il ruolo da mediano non lo valorizza: meno incisivo del solito. Il talento del Genoa dà il meglio vicino alla porta, non davanti alla difesa.
NDOUR 5.5
Parte bene, poi cala alla distanza. Si spegne col passare dei minuti.
VOLPATO (28’ st) 6
Entra con buona intensità, ma senza lasciare tracce rilevanti.
BALDANZI 6
Vivace, sempre nel vivo dell’azione, ma impreciso sotto porta. L’occasione del possibile pareggio nel primo tempo pesa.
PISILLI (18’ st) 5.5
Non trova mai il ritmo. Pochi palloni toccati, poco coinvolto.
GNONTO 5
Il suo errore sotto porta nel primo tempo è pesante. Raramente alza la testa, si fa male e lascia il campo.
ESPOSITO (45’ pt) 6
Freddo dal dischetto, meno lucido nel finale. La beffa del 2-1 nasce da una sua leggerezza a centrocampo.
KOLEOSHO 6.5
Tra i migliori. Qualità tecniche da giocatore già pronto per il salto, protetto palla con intelligenza e si gira sempre bene. Manca ancora un po’ di cinismo, ma è il più brillante. Spalletti prende appunti.
AMBROSINO (28’ st) 6
Volenteroso, ma non ha palloni giocabili per lasciare il segno.
CT NUNZIATA 5.5
La squadra gioca e crea, ma non può permettersi certe amnesie con due uomini in più. Bene l’impianto di gioco, ma serve più maturità nella gestione dei momenti chiave.