L’edizione odierna di Tuttosport si sofferma sulla lunga lista di svincolati in cerca di squadra.
AAA cercasi squadra disperatamente. L’esercito degli svincolati è ormai sempre più nutrito e presenta in giro per il mondo un centinaio di calciatori dal curriculum illustre e dalla voglia di lasciare il segno. Ancora una volta. Insomma, c’è la possibilità di trovare vere e proprie occasioni low cost per quei direttori, che non sono riusciti a completare la rosa in tempo o che vogliono ulteriormente puntellare i propri organici. In un mercato asfittico e votato al risparmio come quello nostrano i giocatori senza squadra sono in aumento e a spasso sono rimasti anche nomi inimmaginabili soltanto un paio di stagioni fa. Insomma, ce n’è per tutti i gusti e le esigenze. Ecco perché abbiamo dedicato a loro questo focus, che potrebbe anche diventare un prezioso vademecum per tanti addetti ai lavori. E magari dar loro l’idea giusta per piazzare un ultimo colpetto in entrata. Rigorosamente a parametro zero.
Portieri
Il reparto estremi difensori appare ben nutrito e presenta volti da copertina. Su tutti l’ex numero uno più pagato al mondo. Quel David De Gea che fino allo scorso 30 giugno guadagnava 15 milioni di euro netti a stagione. Tanti, forse troppi visto il rendimento fornito. Non a caso adesso si ritrova a casa, in attesa di una chiamata. In realtà un paio di squilli gli erano arrivati ad agosto e pure da top club europei come Real Madrid e Bayern Monaco, entrambe alla ricerca di un dodicesimo affidabile. Alla fine però hanno puntato, rispettivamente, su Kepa e Peretz e così ora lo spagnolo guarda ai ricchi mercato esotici per ripartire. In tal senso qualcosa si sta già muovendo per un possibile approdo nei Paesi arabi (in arrivo una proposta dal Qatar dopo i contatti delle scorse settimane con due società saudite). A far compagnia a De Gea c’è l’ex capitano dell’Inter Samir Handanovic, che non sembra intenzionato a smettere e spera di chiudere con un ruolo da protagonista da qualche parte. A inizio agosto la Lazio aveva pensato allo sloveno per il ruolo di vice Provedel, ma la trattativa non è decollata. Handa viaggia verso i 40 anni, ma può essere utile come uomo-spogliatoio e possibile chioccia per chi tra i pali ha un giovane portiere.
Difensori
Il capitolo difensori presenta alcuni centrali di spessore e dal pedigree internazionale. Come quello dei due tedeschi Campioni del Mondo a Brasile 2014: Jerome Boateng e Shkodran Mustafi. L’ex Samp e Arsenal tornerebbe volentieri in Italia dopo l’ultima esperienza al Levante, ma il suo ingaggio resta sostanzioso (intorno al milione). Ergo dovrà rivedere i propri emolumenti, se vorrà davvero calcare di nuovo i campi della nostra Serie A. Quelli che – a differenza di suo fratello maggiore Kevin Prince – non ha mai conosciuto Boateng, che ha salutato il Lione dopo due stagioni ma vuole continuare a giocare. Altra differenza con l’ex Milan e Monza, che invece ha deciso di appendere gli scarpini al chiodo e intraprenderà la carriera di procuratore. Tra gli specialisti difensivi ancora senza contratto c’è pure Axel Tuanzebe, negli ultimi anni meteora a Napoli e comparsa al Manchester United. Per tornare protagonista, dovrà accettare di rimettersi in gioco in club meno blasonati riducendo notevolmente i compensi.
Centrocampisti
Piatto davvero molto ricco in mezzo campo, dove c’è abbondanza di scelte e possibilità. Il nome più glamour a livello internazionale è quello di Jesse Lingard, conteso da West Ham (sarebbe un ritorno), Wolverhampton, Fenerbahce e Besiktas. Sulla trequarti poi ci sono altre due occasioni decisamente prelibate: Eden Hazard e Roberto Pereyra. L’ex Real Madrid è reduce da un quadriennio da incubo e potrebbe aspettare gennaio per ripartire dall’MLS, anche se nelle ultime si rincorrono con sempre maggior insistenza le voci di un possibile ritiro. A soli 32 anni il belga potrebbe, infatti, smettere. E pensare che soltanto quattro anni era stato eletto miglior giocatore dell’Europa League vinta col Chelsea, che l’aveva ceduto al Real per 100 milioni. Il Tucu, invece, è ancora a spasso, nonostante il cambio di agente (è passato da Pastorello a Cosentino). Il segnale di come non sempre siano i procuratori a segnare il destino di un giocatore. L’argentino ex Juve ha rifiutato il Besiktas a luglio perché sognava l’Inter, ma avrebbe accettato di buon grado Fiorentina o Torino. Nulla da fare e adesso si trova dinanzi a un bivio: da un lato le ricche offerte brasiliane (Santos in pole sul Palmeiras) dall’altro restare in Italia come desidera la famiglia, anche se le proposte scarseggiano (lo vuole la Sampdoria in B e l’Udinese gli ha offerto un annuale a cifre inferiori rispetto a quelle che percepiva l’anno passato). Cercano una nuova opportunità in Serie A anche Roberto Soriano e Radja Nainggolan. Il Ninja è stato proposto (finora) senza successo a Frosinone e Salernitana; mentre l’ex capitano del Bologna sperava di restare sotto le Due Torri e non appare convinto di scendere di categoria nonostante il pressing della Samp. Pronti a rientrare in Italia dopo le ultime esperienze all’estero Omar El Kaddouri (ex Paok) e Marco Fossati (ex Hajduk Spalato). Il marocchino piace all’Ascoli; mentre per l’ex Verona il Perugia è in vantaggio sul Sudtirol.
Attaccanti
Il pezzo pregiato tra i giocatori offensivi resta senz’altro il Papu Gomez. Il Diez argentino ha voglia di tornare a brillare dopo gli ultimi mesi complicati vissuti a Siviglia: dal Brasile e dai paesi arabi c’è la fila per il Papu, che strizza l’occhio anche alle formazioni italiane. Per chi cerca un centravanti vecchia maniera il nome di Stefano Okaka può diventare quello giusto: l’ex Panterone di Roma e Udinese non disdegnerebbe il rientro in Italia (tentativo del Bari, ma lui spera in una società di A), anche se continua ad avere mercato in Turchia e Qatar. Gianluca Sansone (ex Bologna) potrebbe, invece, migrare in Grecia: lo vuole il Paok. A caccia di nuova sfida pure Alberto Paloschi (ha estimatori in B e C) e Fabio Quagliarella (nonostante i 40 anni suonati, l’attaccante non sembra aver intenzione di abdicare); mentre è tutto da decifrare il destino di Simone Zaza. L’ex Toro è ormai fermo da più di un anno. Di questo passo il rischio di smettere e diventare un ex appare sempre più concreto. Peccato perché a soli 32 anni potrebbe ancora risultare utile a chi ha bisogno di una prima punta esperta.