L’edizione odierna di Tuttosport si sofferma sulle leghe europee che tremano per via della Fifa che vuole i campionati a 18 squadre.
Il quotidiano inglese The Sun ha sollevato un nuovo capitolo nella sfida tra leghe calcistiche, sindacati dei calciatori e la FIFA, riguardante gli equilibri del calcio mondiale. Secondo il giornale, i dirigenti del calcio temono che la FIFA possa imporre campionati con 18 squadre in tutto il mondo, incluse Serie A e Premier League, per creare più spazio per i propri tornei per club, con particolare attenzione al Mondiale per Club del 2025.
Preoccupazioni della Liga e della Premier League
Il presidente della Liga, Javier Tebas, ha espresso preoccupazioni significative per la Premier League, la Liga spagnola, la Serie A e altri campionati nazionali. Tebas ritiene che la FIFA possa cercare di limitare il numero di partite riducendo il numero di squadre nelle prime divisioni a 18, con 34 partite a stagione. Secondo Tebas, questa decisione potrebbe mettere in pericolo l’industria del calcio, portando alla disoccupazione di molti giocatori e alla perdita di migliaia di posti di lavoro correlati.
Anche i dirigenti della Premier League condividono queste preoccupazioni. Secondo The Sun, la FIFA potrebbe cercare di realizzare questo piano attraverso la creazione di un “gruppo di lavoro sul benessere dei giocatori”. Le indiscrezioni raccolte dall’Associazione delle Leghe Mondiali suggeriscono che una delle raccomandazioni di questa commissione potrebbe essere proprio quella di ridurre il numero di squadre nei campionati nazionali, con la giustificazione che “troppo calcio domestico danneggia i giocatori”.
Posizione della FIFA
Nonostante queste preoccupazioni, la FIFA non ha inviato alcuna raccomandazione ufficiale alle leghe per ridurre il numero di squadre nei campionati. Da Zurigo, la FIFA ha assicurato che le competizioni e le leghe nazionali mantengono la loro autonomia. Tuttavia, rimane difficile immaginare come la FIFA possa imporre una soluzione del genere, che stravolgerebbe le leghe più importanti e comprometterebbe accordi onerosi con i broadcaster per i diritti TV, che prevedono un certo numero di gare da trasmettere.
Tensioni e Responsabilità
Le tensioni tra i vari interessi in campo sono evidenti. Recentemente, l’amministratore delegato della Serie A, Luigi De Siervo, ha attribuito la responsabilità delle troppe partite agli organismi internazionali, affermando che “FIFA e UEFA hanno raddoppiato le gare, mentre quelle delle leghe sono rimaste le stesse”. De Siervo ha criticato questi tornei internazionali per fare concorrenza ai campionati nazionali, aumentando la pressione su giocatori e club.
In conclusione, mentre la proposta della FIFA di ridurre il numero di squadre nei campionati nazionali non è ufficiale, le preoccupazioni delle leghe e dei sindacati dei calciatori evidenziano una crescente tensione tra le organizzazioni calcistiche globali e le competizioni nazionali.