L’edizione di oggi di “Tuttosport” traccia il punto della situazione in casa Palermo e in casa Pescara in vista del match odierno, in programma alle 15, tra le due compagini: “Un solo imperativo: dimenticare Parma e le polemiche maturate dopo la sconfitta del “Tardini”. Tedino ha pronta la cura per il suo Palermo, che contro il Pescara tornerà con le due punte. Nuovamente spazio a La Gumina al fianco di Nestorovski, in gol nell’ultima sfida di campionato: «Che La Gumina e Nestorovski possano giocare insieme dipende dall’equilibrio della squadra, ma si deve capire che si vince con venti giocatori, non con undici o con uno. La prestazione di Parma è stata secondo me più che sufficiente, le scelte fatte hanno sempre tenuto conto di tantissimi aspetti, anche il dispendio di energie». Per questo l’allenatore friulano (che al “Barbera” ritroverà Pillon, con cui è stato insieme a Treviso) vuole valutare attentamente lo stato di forma di tutti i suoi giocatori: «I giocatori che sono qui sanno di essere tutti titolari, difficilmente io ho messo in campo la stessa formazione. Il contraccolpo psicologico si riceve per altri motivi, ben più gravi dallo stare fuori per un tempo». Messaggio chiaro a chi, finora, ha avuto meno spazio. Come Aleesami, tornato titolare a Parma dopo un mese e mezzo di stop per infortunio, o come Chochev, che il tecnico ha provato ieri nella formazione titolare nel consueto ruolo di mezzala sinistra: «Sapete quanto lo consideri completo per il mio tipo di calcio – conclude Tedino – Dovrà per forza tornare utile da qui alla fine, anche perché ha nel suo Dna qualche gol».
Qui Pescara. Principalmente coraggio. Vuole soprattutto questo Bepi Pillon nella sua “prima” da allenatore biancazzurro. «Affrontiamo una squadra molto forte e sarebbe solo deleterio aspettare gli eventi. Pressione costante, anche perché chi mi conosce sa che la mia idea di calcio non prevede barricate e squadra bassa». Dovrà invertire un trend a dir poco negativo, (3 pareggi e 5 sconfitte nelle ultime 8) con la vittoria che manca da 2 mesi, e lo farà ripartendo da certezze antiche.«In questi giorni ho cercato di proseguire sul lavoro impostato da Zeman, che per me è un maestro, con alcuni accorgimenti difensivi». Sarà quindi 4-3-3, con Brugman metodista, Capone che ritrova una maglia da titolare e fiducia a Fiamozzi sull’out destro. Ma attende il recupero di due big per questo rush finale. «Campagnaro e Cocco sono due giocatori di spessore, li aspetto perché credo molto in loro»“.