Tuttosport: “Corini porta la nave in porto. Il punto”
L’edizione odierna di Tuttosport si sofferma sul campionato di serie B e come sono arrivate le squadre fino alla sosta.
Un pit-stop per poi ripartire ancora più forti, anche perché da adesso i margini di errore sono ridottissimi. La Serie B si è messa in pausa e tornerà nel week-end dal 12 al 14 gennaio. Dal Parma capolista, che ha chiuso l’anno con la pesante vittoria in casa del Brescia fino a quel momento squadra più in forma del momento e che prova la fuga (+6 sulla terza), alla cenerentola Feralpisalò, che sembrava già spacciata e invece si è rimessa in corsa salvezza (-4 dai playout) con sette punti conquistati nelle ultime tre partite battendo Cremonese e Sampdoria e imponendo il pari al Venezia, ci sono venti squadre ancora in cerca di una posto al sole e le diciannove giornate del girone di ritorno si annunciano entusiasmanti. Detto del Parma che mezzo piede in Serie A lo sta già mettendo, per il secondo posto si riparte con una bagarre composta da cinque squadre staccate di soli tre punti. Il Venezia e il Como sono a 35, il Cittadella a 33, Cremonese e Palermo a 32.
La vera sorpresa sono i granata veneti di Gorini. Dopo che per due anni hanno dovuto accontentarsi della salvezza, sono tornati a sognare in grande come erano abituati: nel 2020 e nel 2021 si erano fermati solo nella finale playoff, sfiorando quella A che sarebbe risultato clamoroso per una cittadina di 20.000 anime e che il duo Gabrielli-Marchetti sente di avere comunque ancora nelle corde. Per le altre squadre attualmente nei primissimi posti è difficile parlare di sorpresa. Certo il Como non era più abituato a trovarsi così in alto, ma con la facoltosa proprietà indonesiana è già almeno al terzo anno di investimenti importanti e prima o poi era fisiologico che maturassero anche risultati più ambiziosi di una metà classifica. I fratelli Robert Budi e Michael Bambang Hartono sono i più ricchi del loro Paese, oltre a essere tra i 100 uomini più ricchi al mondo, secondo l’annuale classifica stilata da Forbes, con un patrimonio di oltre 40 miliardi di dollari. Quando hai una locomotiva così può arrivare ovunque.
L’esonero di Longo aveva lasciato perplessi, ma Fabregas (che ora avrà come tutor il gallese Roberts) ha persino migliorato la marcia di una squadra che già stava facendo bene (era sesta). Il Venezia, che pure ha poco da invidiare come solidità societaria, è un progetto che nasce dallo scorso anno quando con Vanoli fece una clamorosa rimonta passando dall’ultimo posto al playoff. La Cremonese è una retrocessa che patron Arvedi vuole assolutamente riportare in A e il cambio in panchina con Stroppa al posto di Ballardini è stato l’upgrade sperato. C’è poi il Palermo della galassia City Group: il tanto vituperato Corini ha portato la barca a fine andata in un porto nel quale la piazza rosanero non dovrebbe lamentarsi più di tanto.
Tutte queste squadre in lotta per la promozione hanno uomini di qualità: da Bernabé e Man (Parma) a Cutrone e Verdi (Como), da Pohjanpalo e Gytkiaer (Venezia) a Vazquez e Coda (Cremonese), da Brunori e Di Francesco (Palermo) ai semi carneadi del Cittadella (Cassano e Pittarello). Perché poi è sempre la qualità che paga. Anche se ha finito l’anno con il fiatone, il Catanzaro neopromosso resta una bellissima realtà per la proposta di gioco che Vivarini ha saputo proporre. La Sampdoria sconta una partenza ad handicap per i noti problemi che la nuova società sta provando a risolvere e inoltre il calcio di Pirlo non è banale, richiede tempo e una rosa un po’ più lunga dell’attuale.
Nella casella delle delusioni vanno inserite il Pisa di Aquilani e il Bari (dove Marino non è stato un miglioramento rispetto a Mignani) che a giugno arrivò a pochi secondi dalla Serie A. Ma, su tutti, c’è lo Spezia: sceso dal piano di sopra, è a forte rischio di un devastante doppio salto all’indietro. Le altre sono più o meno dove ce le si aspettava. Ma tutte hanno ancora un intero girone per cambiare le prospettive. Passando da un mese di gennaio in cui il mercato sarà l’ultimo appello.