L’edizione odierna di Tuttosport si sofferma sulla Reggina e l’intrigo Inzagji.
L’intrigo di queste ore è quello che corre fra la Reggina, Pippo Inzaghi e il Parma (e magari anche lo Spezia). Oggi è il giorno della verità per il club calabrese: si chiudono le iscrizioni, gli amaranto regolarizzeranno la loro posizione, saldando le pendenze di inizio 2023, l’ultimo passaggio che manca per essere in regola? Con ogni probabilità sì, la società di Saladini da tempo ripete che non ci saranno problemi, sono partiti i bonifici dei pagamenti, fa sapere il club. Poi però, subito dopo l’iscrizione, Saladini quasi certamente cederà la Reggina a una nuova proprietà, a distanza di un solo anno dal suo ingresso-salvataggio. Gira il nome di Ernesto Bertarelli, italo-svizzero noto per la sua avventura in America’s Cup con Alinghi, paperone con un patrimonio sconfinato, ma non ci sono conferme.
Però, chiunque sia il nuovo padrone, erediterà anche la questione Inzaghi. Pippo è legato agli amaranto per altre due stagioni ma da tempo sono in corso valutazioni da entrambe le parti. L’attuale proprietà, pur facendosi scudo col contratto in essere, da tempo, in silenzio, ragionava sulla conferma alla luce del rendimento, non proprio esaltante, tenuto dagli Inzaghi’s boys nel 2023. E le stesse valutazioni toccheranno al nuovo proprietario. Nel frattempo, dalla fine del campionato, Inzaghi viene associato a tanti club, anche di A. L’ultima è il Parma. Il club emiliano vive una situazione delicata. Al termine della stagione, chiusa con l’eliminazione dal Cagliari in semifinale playoff, il club di Krause aveva proposto al tecnico Fabio Pecchia il prolungamento del contratto che scade nel 2024, sarebbe arrivato al 2025. Pecchia ha preso tempo, ha dei dubbi sulla competitività del progetto-Parma, coi tanti preziosi gioielli del club emiliano (Bernabé, Benedyczak, Sohm…) ambiti da club di A.
Insomma, ad oggi c’è un grosso punto interrogativo sul suo futuro a Parma. Al momento la società di Krause non molla la presa: intanto perché ha ancora un contratto in essere e poi perché stima davvero il lavoro fatto da Pecchia (notevole, se paragonato alla fallimentare stagione precedente) e spera di poterlo convincere. Ma non va dimenticato che un anno fa, Pecchia, dopo aver portato in A la Cremonese, salutava i grigiorossi proprio perché non convinto dal progetto. Dunque, il Parma inizia a guardarsi in giro. E qui salta fuori Inzaghi, anche se nelle ultime ore pure lo Spezia sarebbe tornato forte su di lui. Però, già la scorsa estate Pippo ebbe contatti con gli emiliani, all’epoca era più lui che il club a fare l’occhiolino. Stavolta potrebbe avvenire il contrario, anche se ad ora Inzaghi sarebbe solo una delle ipotesi nel caso serva un piano B, quello A è provare ancora a convincere Pecchia a restare. Ma se Inzaghi dovesse accasarsi a Parma, sarebbe un suggestivo ritorno a distanza di quasi 30 anni. Nell’estate 1995, il Parma lo acquistò per quasi 6 miliardi di lire, perché a 22 anni stava diventando Superpippo. Ma un pesante infortunio gli fece saltare quasi tutta l’annata. Avrà una seconda possibilità con la piazza emiliana?