Tuttosport: “La giocheranno così: Khedira s’inserisce per “bucare” Aleesami. Bacconi anticipa Palermo-Juventus di oggi pomeriggio: il duello chiave si gioca in fascia”
L’edizione odierna di “Tuttosport” riporta l’analisi tattica condotta da Adriano Bacconi in merito al match di oggi tra Palermo e Juventus: “Oggi il campionato, martedì la Champions: le necessità di turnover potrebbero condizionare le scelte di Allegri, che dovrà preoccuparsi anche dell’ostica trasferta in casa della Dinamo Zagabria. Certo sarà importante dare continuità alla vittoria larga conseguita col Cagliari e non snobbare il Palermo, galvanizzato dall’effetto De Zerbi. De Zerbi alza il pressing Il giovane allenatore bresciano, promosso da Maurizio Zamparini al posto del dimissionario Ballardini, ha avuto un impatto fortissimo sulla squadra rosanero cambiandone i connotati rispetto alla precedente gestione. I numeri sono impressionanti. Il Palermo ha clamorosamente acquistato competitività e mutato radicalmente il proprio modo di stare in campo. Nelle prime due uscite contro Sassuolo e Inter la squadra aveva sempre subito passivamente il gioco dell’avversario, mentre ora ha spesso il controllo del possesso palla. Appariscente anche l’evoluzione della fase di non possesso. Il recupero palla dei siciliani era molto basso con Ballardini. Ogni partita c’erano oltre 50 recuperi dentro l’area di rigore perché i difensori seguivano gli attaccanti all’indietro non rischiando mai il passo avanti. Nell’ultimomese la rivoluzione copernicana ha portato la linea difensiva a rischiare la tattica del fuorigioco pur senza alzare eccessivamente il baricentro, mentre la zona di recupero palla si è decisamente alzata tanto che ora sono 12 a partita le riconquiste nel terzo offensivo. Il nuovo 3-4-3 I veri benefici del nuovo corso si sono visti, dopo un esordio casalingo timido contro il Napoli, nel secondo tempo di Crotone e nella trasferta vittoriosa di Bergamo mercoledì scorso. A Crotone, nella ripresa, sotto di un gol, De Zerbi ha abbandonato il 4-33 puntando sulla difesa a 3 con l’arretramento di Gazzi tra i due centrali difensivi. Il 3-4-3 ha permesso a Rispoli e Aleesami di svincolarsi dai movimenti del reparto difensivo e di spingere con più continuità sulle fasce. Il Palermo ha così triplicato il numero di cross e raddoppiato quello dei tiri creando in quella ripresa 5 palle gol. Ne ha concretizzata una sola, ottenendo però due risultati preziosi: il primo punto con De Zerbi in panchina e il primo gol in serie A del suo centravanti Nestorovski. L’attaccante, arrivato a gennaio scorso e considerato fino ad allora un oggetto misterioso, si faceva trovare pronto sul primo palo per chiudere un Il 3-5-1-1 di Bergamo A Bergamo De Zerbi ha confermato inizialmente il 3-43 giocandosela uomo contro uomo con l’undici speculare di Gasperini. Il suo secondo capolavoro tattico lo compie nella seconda parte della gara passando al 3-5-1-1. Decisivo ancora Gazzi, questa volta subentrando in mediana al posto di Hiljemark che stava giocando sulla trequarti. Un cambiamento solo apparentemente difensivo. La squadra, in realtà, ha alzato la linea di pressing di una decina di metri applicando sistematicamente la tattica del fuorigioco e lasciando il dominio della propria area di rigore al portiere. Diamanti jolly offensivo In tutte queste evoluzioni tattiche ha sempre trovato spazio Diamanti, nonostante sia senza la preparazione pre-campionato nelle gambe. “Aladino” si è adattato bene al contesto muovendosi alla bisogna dietro o al fianco di Nestorovski, andato in gol anche Bergamo sempre anticipando tutti sul primo palo. Il nazionale macedone per accontentare il suo allenatore dovrà, però, cominciare ad allargare il suo raggio d’azione venendo a giocare anche fuori area spalle alla porta. Grazie a questi adattamenti i conti a casa De Zerbi tornano. Il Palermo ha praticamente raddoppiato il suo “pil” calcolato in quantità di palle gol prodotte, dimezzando al tempo stesso quelle subite. Gli esterni bianconeri E’ quindi logico pensare che contro la Juve si vedrà ancora un Palermo con il 3-51-1. Gli spazi utili per la Juventus saranno quelli tra i centrali di difesa e gli esterni alti in particolare nella zona di Aleesami, bravo a spingere ma decisamente meno a stringere le diagonali. In quel corridoio potrà buttarsi senz’altro Khedira come ha già fatto molte volte quest’anno. Ma potrebbe approfittarne anche l’esterno. Sia Lichtsteiner sia Dani Alves hanno imparato a scambiare la loro posizione con l’interno nello sviluppo dell’azione diventando delle vere e proprie mine vaganti. Sulla fascia destra potrebbe essere anche la volta buona per Cuadrado da tempo nuovamente a disposizione di Allegri. Giro palla più veloce Da dietro servirà velocità nel giro palla per evitare il pressing avversario. La qualità della costruzione del gioco potrà migliorare col ritorno di Bonucci e con la crescita degli altri centrocampisti. Lemina è segnalato in vantaggio su Hernanes, protagonista contro il Cagliari nel turno infrasettimanale. Contro i sardi il brasiliano ha scaricato la palla 10 volte su Lemina e 8 su Rugani e Dani Alves, sue mete preferite. Per diventare un regista di qualità dovrà aumentare il numero di rifornimenti per gli attaccanti (Dybala e Higuain sono stati trovati rispettivamente solo 5 e 3 volte). Mandzu-Higuain Allegri sta pensando anche all’ipotesi del doppio centravanti. Mandzukic garantirebbe quel tasso di carica agonistica e di forza fisica sicuramente utile a Palermo. Nel caso Higuian andrebbe maggiormente per vie centrali con smarcamenti “corto-lungo”, mentre il croato farebbe movimenti più ampi “dentro-fuori”. Il sistema di gioco, come anticipato dal tecnico in conferenza, rimarrà il 3-5-2 ma a gara in corso potrebbe anche cambiare in un 4-3-12 con il sacrificio di un difensore, l’inserimento di un centrocampista e l’avanzamento di Pjanic in posizione di trequartista”.