L’edizione odierna di Tuttosport si sofferma sul miracolo Feralpisalò promosso in B per la prima volta nella storia.
La serie B della FeralpiSalò è un risultato storico, che viene da lontano. Può stupire se si guarda la data di fondazione di questo club (2009), ma non c’è nulla di lasciato al caso nell’organizzazione di Giuseppe Pasini. Uno dei re italiani dell’acciaio era il proprietario della Feralpi Lonato, la squadra di calcio del suo paese natale, che non riusciva ad andare oltre la Serie D. Nell’estate di 14 anni fa decise di fondersi con il Salò, a sua volta impegnato a cercare di farsi largo per approdare tra i professionisti. Nel 2004 il Salò aveva vinto il campionato di Eccellenza e la Coppa Italia di categoria e cinque anni più tardi, dopo aver chiuso al quarto posto in D, venne ammesso alla Seconda Divisione Lega Pro, l’ex serie C2.
La fusione con la Feralpi Lonato diede ancora maggiore solidità economica e Pasini salì al comando di una società molto ambiziosa, che già al primo anno – da neopromossa – arrivò fino alla semifinale playoff per essere promossa in Prima Divisione. Lo sbarco nella terza serie calcistica italiana arrivò la stagione successiva: secondo posto in regular season e vittoria nei playoff. Solo il primo anno ci fu qualche patema in zona retrocessione, poi la FeralpiSalò è sempre stata nei piani alti della Prima Divisione Lega Pro così come nella serie C unica. Da cinque anni consecutivamente, i Leoni del Garda stavano disputando i playoff per accedere alla Serie B, senza mai essere scesi sotto il sesto posto. Nel 2019, nel 2020 e anche l’anno scorso si sono arresi solo in semifinale. Una primavera fa il sogno svanì a cospetto del Palermo, poi promosso.
Quest’anno la Feralpisalò ha deciso che non era più il caso di rischiare ed è partita con il chiaro intento di raggiungere la cadetteria, senza passare dalla post season. E così è stato. Il presidente Pasini in passato aveva puntato su giocatori di grande esperienza: ex bresciani come Andrea Caracciolo e Marco Zambelli, ma anche altri elementi visti in categorie superiori come Simone Pesce (ex Ascoli e Catania), Elvis Abbruscato (in Serie A con Torino e Chievo), Marco Ambrosio (una semifinale di Champions con il Chelsea), Michele Castagnetti (ora in A con la Cremonese), Alex Pinardi (ex Atalanta e Lecce, attuale responsabile del settore giovanile e in rampa di lancio per guidare i baby atalantini) e altri ancora.