Tuttosport: “La classifica della Serie B cambia ancora. Reggina: «Abbiamo pieno titolo per il proscioglimento nei due deferimenti»”

L’edizione odierna di Tuttosport si sofferma sulla classifica di serie B che cambia ancora dopo la penalizzazione alla Reggina.

La classifica della Serie B cambia ancora, ma i risultati del campo, stavolta non c’entrano niente. Ieri, infatti, si è giocata una partita diversa, quella della giustizia sportiva. Da una parte la Reggina, dall’altra il Tribunale federale nazionale che, dopo l’udienza svolta in mattinata, nel pomeriggio ha reso nota la decisione che sancisce tre punti di penalizzazione al club calabrese per la stagione in corso a causa del mancato versamento, entro il termine del 16 febbraio 2023, delle ritenute Irpef e degli emolumenti relativi alle mensilità di novembre e dicembre 2022. Dunque da 49 punti dopo 33 giornate, la Reggina scivola a 46, ancora in piena corsa playoff, ma pronta a fare ricorso alla Corte federale d’appello o qualunque altro grado della giustizia sportiva e ordinaria qualora fosse necessario. Intanto nel dispositivo, firmato ieri dal presidente del tribunale Carlo Sica, c’è spazio anche per i tre mesi di inibizione per Paolo Castaldi, ad e legale rappresentante pro tempore all’epoca dei fatti, con il Tfn che inoltre ha disposto anche la trasmissione degli atti relativi del procedimento alla procura federale per ulteriori accertamenti.

Le prime indagini della procura, però, sono quelle che hanno portato al deferimento della Reggina e dell’ad Paolo Castaldi dello scorso 28 marzo dopo la segnalazione della Co.Vi.So.C. per il mancato pagamento in favore di diversi tesserati degli emolumenti relativi alle mensilità di novembre e dicembre 2022, nonché per il mancato versamento delle ritenute Irpef relative alle stesse mensilità. Per questo nell’udienza telematica di ieri, fissata per le 11.30 e durata all’incirca un’ora, la coppia di legali della Reggina, composta da Paolo Rodella ed Enrico Lubrano, ha dovuto rispondere alle accuse del procuratore che al club contestava la violazione dell’art. 6, comma 1, del codice di giustizia sportiva per il comportamento posto in essere dal suo dirigente e per la violazione dell’art. 33, comma 4 che prevede come “ le società di Serie B e di Serie C siano tenute al versamento delle ritenute Irpef […] nei termini fissati dalle disposizioni federali”. Accuse per le quali la procura, durante il dibattimento, ha richiesto tre punti di penalizzazione (trovando poi accoglimento da parte del Tfn) e non quattro come si era vociferato negli ultimi giorni. I legali del club amaranto, invece, hanno ribadito nuovamente la tesi societaria, ritenendo di aver operato correttamente e secondo trasparenza visto anche il concordato col Tribunale di Reggio Calabria che ha impedito, di fatto, il versamento alla scadenza delle somme dovute per il rientro dei debiti della passata stagione.

Il dispositivo del tribunale federale, comunque, non soddisfa minimamente il club che chiedeva il proscioglimento da tutte le accuse e, in attesa che vengano pubblicate le motivazioni della sentenza di ieri, ha già fatto sapere tramite un comunicato stampa di voler fare ricorso. “La Società – pur rilevando in termini positivi il fatto che, per la prima volta, il Tribunale Federale Nazionale abbia irrogato una sanzione inferiore al minimo edittale previsto dall’art. 33.4. del Codice di Giustizia Sportiva della FIGC – manifesta sin da ora la propria volontà di impugnare la decisione in questione (non appena saranno pubblicate le relative motivazioni) innanzi alla Corte Federale di Appello (nonché al Collegio di Garanzia dello Sport, al TAR Lazio ed al Consiglio di Stato, laddove fosse necessario)” si legge nella nota del club che nelle sanzioni richieste dalla procura e poi comminate dal Tfn intravede un barlume di speranza, ritenendo che gli organi federali stiano capendo come la Reggina abbia applicato la legge dello stato. “La Società ritiene, infatti, di avere pieno titolo al proscioglimento in entrambi i deferimenti – prosegue il comunicato – avendo la stessa dovuto ottemperare alle preclusioni imposte dal Tribunale Fallimentare in relazione al pagamento dei contributi e degli emolumenti in questione, situazione perfettamente assimilabile a casi analoghi già decisi favorevolmente dal Collegio di Garanzia dello Sport (decisioni nn. 18/2015, 1/2021 e 101/2021)”. Insomma, la partita sembra essere appena cominciata.

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Redazione Ilovepalermocalcio