Tuttosport: “Juve, mossa anti pullman rosanero”

“Ultima prova generale prima della trasferta in casa del Porto. Allegri dovrà scegliere se dare un’ultima chance ai suoi titolarissimi di provare auto-matismi del nuovo modulo o risparmiare preziose energie psico-fisiche. Chance per Pjaca Probabile che nel reparto offensivo trovi ancora spazio Pjaca al posto di Mandzukic, squalificato. Etichettato precocemente come fenomeno, alla luce anche delle brillanti apparizioni ad Euro 2016, il giovane attaccante ha bisogno di una prestazione convincente sia dal punto di vista tecnico, sia da quello tattico. Il test di questa sera col Palermo sarebbe per lui una buona chance di riabilitarsi davanti al proprio pubblico dopo l’opaca prestazione di Crotone. Pjaca, ma anche Cuadrado e in generale gli esterni del 4-2-3-1, dovranno evitare di aspettare la palla nei piedi. Il Palermo, così come il Crotone, farà densità bassa, ostruendo gli spazi centrali con tanti giocatori. Per creare spazio tra le linee occorrerà attaccare le spalle della linea difensiva per costringere Gonzalez e Goldaniga a fare una scelta: assorbire i loro tagli o rimane in marcatura su Dybala e Higuain accorciando in avanti? L’obiettivo sarà spezzare l’allineamento del reparto difensivo che la cura Lopez sta rendendo più solido. il rendimento difensivo Il Palermo da quando è arrivato il tecnico uruguaiano ha migliorato il suo rendimento difensivo. Secondo gli algoritmi di Squawka è addirittura al 7° posto nelle ultime 3 giornate di campionato. Il pareggio di Napoli e la vittoria con il Crotone sono state frutto di questa attenzione alla fase di non possesso. La partita con l’Atalanta è stata anomala da questo punto di vista. Essendo andata subito in vantaggio, la squadra di Gasperini ha potuto giocare lei di rimessa mettendo in difficoltà i rosanero con la velocità delle sue verticalizzazioni. La Juventus avrà sicuramente studiato la partita dei bergamaschi, abili a sviluppare il gioco e la superiorità numerica su una fascia per poi colpire sul lato opposto. Pur giocando con un modulo diverso Allegri potrebbe comunque ricreare questa situazione (aggiramento e successivo cambio gioco) ma a patto di mettere velocità nella circolazione palla che, senza Pjanic, è risultata, nelle ultime due gare, troppo lenta e orizzontale. Higuain e Dybala Partendo sempre dai dati statistici né la Juventus né tantomeno il Palermo hanno nel possesso palla il loro fattore chiave ma è chiaro che i bianconeri saranno costretti dall’atteggiamento sicuramente attendista dei rosanero, ad avere spesso il pallino in mano. Il Napoli è andato in difficoltà trovandosi 9 giocatori (difesa  a 4 e centrocampo a 5) bloccati sotto la linea della palla con il solo Nestorovski svincolato da compiti difensivi. I partenopei riuscirono ad acciuffare il pareggio solo con un gol fortunoso di Mertens tra le gambe di Posavec. Ma di quell’azione è interessante la dislocazione degli attaccanti azzurri. Sarri aveva fatto entrare da poco Pavoletti, passando al modulo attuale dei bianconeri (4-2-3-1). L’ex genoano in quel frangente ha fatto quello che potrebbe ripetere Higuain stasera, cioè danzare sulla linea difensiva per dettare un eventuale passaggio filtrante (come accaduto a Cagliari, assist di Marchisio) e lasciare spazio tra le linee a Dybala libero di andarsi a prendere la palla sul “corto” girarsi e battere a rete (proprio come Mertens). Del resto il tema della distribuzione dei compiti tra i due attaccanti argentini è un nodo non ancora completamente risolto. La Juve deve crescere nelle varianti offensive del suo gioco, sarebbe troppo rischioso in questo finale di stagione, affidarsi solo all’ispirazione improvvisa del Pipita. Sempre secondo gli analytics di Squawka, Napoli, Inter e Roma le sono superiori nel gioco d’attacco. Se è vero che questo comporta probabilmente nei competitors qualche squilibrio in più nella gestione delle due fasi di gioco, è anche vero che la Juve per fantasia ed incisività delle sue trame perde qualcosa nonostante abbia in campo i 5 tenori. La Juve deve, a mio avviso, chiedere più dinamismo ai terzini e alzare la regia di Pjanic. Intorno a lui non dovrebbero esserci mai giocatori statici. Per questo codificare meglio i movimenti di Dybala e Higuain in modo che alternativamente siano sempre uno sul “corto” e l’altro sul “lungo” trasformerebbe in un vero valore aggiunto la visione di gioco dell’ex romanista. Nestorovski sì, Pezzella no Tornando al Palermo, se è vero che non ha uno stile di gioco chiaro, è anche vero che ha in organico alcuni giocatori interessanti. I due esterni di difesa, Rispoli e Pezzella, tendono a difendere più che a spingere, ma per obblighi tattici e non certo per attitudini personali. Sarebbero entrambi portati ad attaccare e arrivare al cross. In particolare Pezzella – che però stasera sarà assente per infortunio (al suo posto Aleesami) – è un mancino dotato di buon tocco palla, dribbling secco e cross tagliato. A centrocampo sta giocando nel ruolo di metodista Jajalo che ha buone geometrie ma è troppo lento. Il bosniaco è facilmente aggredibile, rischia di perdere palla come successo con l’Atalanta in occasione del break improvviso di Gomez. Le cose migliori dei rosanero le stanno facendo vedere Embalo, anarchico ma proprio per questo imprevedibile, che gioca alto a destra e il bulgaro Chochev, un interno di centrocampo molto offensivo, bravo a buttarsi negli spazi senza palla e dotato di opportunismo in area di rigore.  Ma il top player rosanero è senza dubbio Nestorovski, la vera rivelazione del campionato. Si tratta di un centravanti molto tecnico che sta imparando a muoversi bene in tutte le fasi di gioco. La sua qualità maggiore è “sentire” la porta. Tira in tutti i modi e da tutte le posizioni. Ha un atteggiamento sornione, a volte sembra assentarsi dal gioco ma poi gli basta un attimo per accendersi, coordinarsi nello stretto e battere a rete, sfruttando anche le amnesie dei difensori e le palle vaganti in area.  I centrali bianconeri dovranno tenere sempre le antenne dritte e prevedere su di lui una marcatura sistematica. Il rischio sottovalutazione in partite di questo tipo è sempre molto alto. Un passo falso oggi vorrebbe dire concedere nuove speranze ed energie a Roma e Napoli che giocheranno domenica sapendo già il risultato dei bianconeri. Al contrario dilatare il vantaggio servirebbe per metterle ulteriormente sotto pressione.”. Questo quanto riportato da “Tuttosport”.

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Redazione Ilovepalermocalcio