“C’è un “bug”, un baco, che rende torbido l’avvicinamento agli ultimi novanta minuti di campionato. Infatti, in base ai nuovi parametri stabiliti dalla Lega di serie A inerenti al “paracadute” per le retrocesse, al Verona fare risultato con il Palermo costerebbe… Quindici milioni. Già perché nel caso in cui dovesse retrocedere insieme a Carpi e Frosinone, il presidente Setti, oltre a incassare 25 milioni, ne avrebbe a disposizione altri 15 nel malaugurato caso in cui non dovesse esserci l’immediata promozione nel campionato che verrà. A Carpi e Frosinone andrebbe invece il rimanente della torta (60 milioni totali), ovvero 10 milioni a club. Un… paracadute del paracadute che invece per il Verona andrebbe a evaporare qualora fosse il Palermo a retrocedere: avendo disputato tre degli ultimi quattro campionati in A, ai rosanero andrebbero 25 milioni, la stessa cifra prevista per i gialloblù con il Frosinone “risarcito” sempre di 10 milioni. Nessuno dubita sul fatto che il Verona, come spiegato dal presidente Setti addirittura con un comunicato ufficiale «onorerà il campionato», certo è che la cervellotica manovra introdotta dalla Lega Serie A per rendere più “morbida” la discesa in B di club che – come quello gialloblù – non sono abituati a vivere ogni stagione sul cornicione, rischia di annacquare lo spirito decoubertiniano di un presidente che, sull’argomento, ha tirato fuori gli artigli («Non accetto e non accettiamo noi come Hellas lezioni di fair play e di etica calcistica, da nessuno»). Il problema è che il calcio è fatto di risultati ma pure di bilanci e una legge studiata male dà sponda ai cattivi pensieri. Che poi non solo tali: nel malaugurato caso in cui il Verona non dovesse risalire in A tra dodici mesi, come potrebbe giustificare Setti ai propri tifosi la scelta di aver buttato via 15 milioni per fare risultato in una gara inutile? Postilla con ulteriore paradosso: nel caso in cui il Verona “salvasse” il Palermo e per poi ritornare in A già dopo un solo campionato resterebbero non assegnati i 15 milioni del “paracadute bis”. Il problema è che – al momento – nessuno sa ancora come utilizzarli. Incredibile, ma vero…”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna di “Tuttosport”.