“Ricorso respinto. Il Giudice sportivo ha rigettato la richiesta del Palermo di non omologare il risultato della finale di ritorno dei playoff col Frosinone, ma il club rosanero è pronto ad appellarsi alla Corte Federale per tentare di ribaltare in aula il 2-0 con cui si è chiuso il match dello Stirpe. Intanto il primo reclamo ha avuto esito negativo, sebbene venga riconosciuta la condotta antisportiva in occasione del ripetuto lancio di palloni in campo. I ciociari giocheranno infatti le prime due partite casalinghe del prossimo campionato a porte chiuse e dovranno pagare una multa di 25 mila euro. A queste sanzioni si uniscono quelle da 10 mila euro per Maiello, individuato dal referto arbitrale tra i “lanciatori” di palloni dalla panchina, ma reo inoltre di “aver tenuto una condotta intimidatoria nei confronti sia di un calciatore della squadra avversaria, sia nei confronti dei rappresentanti della Procura Federale”. Frosinone-Palermo, però, non si conclude qui. I siciliani comunicano di aver “depositato preannuncio di reclamo alla Corte Sportiva di Appello” e sono pronti a rivolgersi, se necessario, anche al Tas di Losanna per poter far valere le proprie ragioni. Il presidente Giammarva è atteso a Roma per presentare appello, insieme ai legali della società, e in caso di ulteriore rigetto è già in programma un eventuale terzo ricorso, da presentare all’arbitrato del Coni. Se nemmeno il terzo grado di giudizio dovesse soddisfare le richieste del Palermo, allora si interverrà al Tribunale Arbitrale dello Sport, senza escludere addirittura un intervento da parte della giustizia ordinaria. Quello che il Frosinone ha già annunciato nella giornata di lunedì, chiedendo alla Figc una deroga sulla clausola compromissoria, a seguito delle dichiarazioni infuocate da parte di Zamparini. Intanto si procede sulla strada della giustizia sportiva e, alla Corte d’appello, il Palermo presenterà anche una documentazione relativa ai rapporti intercorsi tra lo Studio Vinti&Associati (tra i cui legali risulta l’arbitro La Penna, direttore di gara della finale di ritorno) e l’Impresa Benito Stirpe Costruzioni Generali, che si è aggiudicata l’appalto per lo stadio che ora è di proprietà del Frosinone e che vede come amministratore delegato il fratello del patron Maurizio Stirpe. Il Palermo vuole che venga fatta luce su quello che potrebbe configurarsi come rapporto diretto o indiretto con una società calcistica da parte dell’arbitro, che è tenuto a informare l’Aia per verificare un’eventuale incompatibilità: «I miei avvocati sono al lavoro – è il commento di Zamparini – è assurdo avere un arbitro del genere che già all’andata ci ha annullato un gol in Frosinone-Palermo senza motivo. Spero che la giustizia sportiva metta le mani su questa vicenda». Il Frosinone, dal canto suo, prende atto di quanto comunicato dal Giudice sportivo”. Questo quanto riportato da Tuttosport.