L’edizione odierna di Tuttosport si sofferma su Cheddira e sulla possibilità di vederlo in Nazionale azzurra.
Walid Cheddira, 24 anni, origini marocchine ma nato a Loreto: ci si può scommettere, di strada ne farà parecchia. A Bari, sono tutti pazzi di lui, è il giocatore che ha più segnato in Italia nelle gare ufficiali di questo inizio di stagione. Già 6 gol: 5 in Coppa Italia (2 al Padova nel preliminare, 3 al Verona al 1° turno), 1 in campionato (nell’1-1 col Palermo) e mettiamoci anche un rigore procurato nel 2-2 dell’esordio in B a Parma, in cui fece pure un assist. Già, il Parma, dove si stanno mangiando le mani per lui. Il club emiliano era stato il primo a scommettere su Cheddira scovandolo, ai tempi del ds Faggiano, in Serie D nella Sangiustese, in due stagioni da Under aveva segnato 19 reti.
Gli emiliani lo misero sotto contratto senza poi mai fargli giocare una partita. E’ sempre andato in prestito in C: Arezzo, Lecco, Mantova, fino al Bari dove nella passata stagione contribuisce alla salita in B dei pugliesi (7 gol). Quest’estate Bari e Parma si sono sedute a un tavolo per il riscatto. Astuto il ds dei pugliesi, Ciro Polito: ha lasciato che decadesse la cifra pattuita un anno prima (700mila euro) e qualche giorno dopo l’ha preso per la metà. Col senno di poi, un affarone. Cheddira è devastante: agilità, progressione con cui divora gli spazi, buon dribbling, grande agonismo, ottimo tiro e porta che la vede sempre bene.
Potrebbe diventare un patrimonio del calcio azzurro, considerato che Mancini, dopo gli ottimi riscontri con Gatti e Zerbin, ha detto che seguirà molto la B. Ma c’è da sbrigarsi: osservatori del Marocco lo seguono da un paio di partite, potrebbe arrivare una convocazione dal Paese dei suoi genitori. Ma vistele potenzialità, non sarebbe male aggregarlo al più presto al giro azzurro.