Tuttosport: “Il Girona fa la storia”
L’edizione odierna di Tuttosport si sofferma sul Girona che in Liga sta facendo la storia.
Nulla di nuovo in vetta alla classifica della Liga, con Real Madrid e Girona appaiate al comando. Ed è proprio questa, una settimana ancora, la vera sorpresa. E già, perché i 38 punti conquistati dai catalani dopo 15 turni vanno oltre ogni ragionevole spiegazione. E non perché i catalani non se li siano meritati, ma per l’esatto contrario. Lo stesso Michel fatica a crederci: «È giusto riconoscere che stiamo facendo la storia: non può essere normale aver vinto 12 volte dopo 15 giornate». E come se non bastasse, a confermare che il Girona non sia in testa per caso, cinque di questi 12 trionfi sono arrivati in rimonta. Proprio come quello di ieri contro il Valencia, firmato dalla doppietta dell’ex Reggina Cristhian Stuani: «Chiedo soltanto a tutti di rimanere uniti anche nei momenti difficili – ci ha tenuto a sottolineare il tecnico dei biancorossi – . Continuo a pensare che quello del Real, del Barça e dell’Atleti non sia il nostro campionato perché non manterremo questo ritmo fino alla fine ed è giusto che tutti ne siano coscienti». Tutto semplice, invece, per i merengues che, al Santiago Bernabéu, hanno avuto la meglio del Granada grazie alle reti dell’ex milanista Brahim Diaz e di Rodrygo Goes a segno ininterrottamente da cinque incontri: «È tornato al suo miglior livello – ha assicurato Carlo Ancelotti – . Barça-Atleti? Non ho preferenze, vinca il migliore».
Il big match della quindicesima giornata andrà in scena soltanto stasera, quando i blaugrana riceveranno all’Olimpico i colchoneros. Un incontro che ruota intorno alla figura di Joao Félix che, da quando ha abbandonato il club madrileno, non perde occasione di manifestare la propria soddisfazione per militare, finalmente, in una squadra in cui si sente molto più a suo agio: «Certo che preferisco lo stile Barça – ha ribadito, alla vigilia, ai microfoni di Movistar Plus – . E non solo io, ma tutti. Se fai la stessa domanda ai calciatori dell’Atlético, anche loro preferirebbero giocare di più in attacco. E se non ti dicono questo è perché stanno mentendo. Giocare nel Barcellona è un sogno diventato realtà, è il club che guardavo sin da quando ero bambino. Se celebrerò un eventuale gol? Non ci ho ancora pensato. Vedremo…».
Le dichiarazioni del lusitano fanno il paio con quelle di Antoine Griezmann e Saúl Ñiguez che, nei giorni scorsi, non erano stati troppo teneri con il loro ex – e, forse, anche futuro, considerato che ‘O Menino’ è ancora di proprietà dei materassai – compagno di squadra: «Avrebbe potuto fare meglio», il commento sibillino del centrocampista spagnolo. Grizi, dalla sua, ha invece sottolineato che «ci sono stati dei momenti in cui ha giocato e lavorato molto bene, ma bisogna essere costanti». Un concetto ripreso, ieri, da Diego Pablo Simeone: «Joao? Non parlo di calciatori che non giocano nella mia squadra. Il calcio non si spiega con un solo incontro. Quello che più importa è la continuità nello sforzo, avere una storia alle spalle perché tutti possono giocare bene una partita». Al dibattito del giorno ha partecipato anche Xavi: «Certo che le critiche che arrivano dall’Atlético lo feriscono. Non so cosa sia successo lì, non c’ero. Quello che posso dire è che qui siamo tutti molto contenti di lui. È felice, scherza, lavora sod