Tuttosport: “Il Genoa e i conti che non tornano. Debiti per 220 milioni, rischio fallimento?”
L’edizione odierna di Tuttosport si sofferma sul Genoa e il rischio penalizzazione per una segnalazione Covisoc.
Hanno preso il Genoa per farlo crescere ma si ritrovano a trattare uno sconto sui debiti con lo Stato e intanto investono su altri club. Gli americani di 777 Partners hanno avviato il progetto di multiproprietà nel mondo partendo dalla società rossoblu, acquistata nel 2021. La holding di Miami guidato da Joshua Wander e Steven Pasko ha ereditato una situazione non semplice da Enrico Preziosi (col quale litigano da mesi su alcune poste di bilancio), che li ha portati a presentare due proposte transattive all’Agenzia delle Entrate e all’Inps su mancati versamenti da oltre 100 milioni di euro fra tasse e contributi.
La Procura Figc ha aperto un’inchiesta su segnalazione della Covisoc, visto che il Genoa non ha rispettato la scadenza del 16 dicembre per il pagamento delle ritenute Irpef sugli stipendi di settembre e ottobre 2022. Quattro giorni dopo, il 20 dicembre, il club ha trasferito i debiti alla società controllata Genoa Image S.r.l. Store Museum & Marketing, che ha provveduto a inoltrare la richiesta di transazione al Fisco. Alla Covisoc non tornano né i termini né i tempi dell’operazione e ora il Genoa rischia di essere penalizzato di almeno 2 punti in classifica. Mentre la Procura federale indaga, emerge un quadro generale negativo sui conti rossoblu.
Nonostante gli 80 milioni in vestiti da 777 Partners nel Genoa dal 2021 a oggi, la perdita d’esercizio al 30 settembre 2022 è stimata a 44 milioni di euro, il costo del lavoro (59,6 milioni) supera i ricavi (54 milioni), i debiti ammontano a 220 milioni e il patrimonio netto è di 7 milioni di euro al netto dei 20 milioni di sanzioni e interessi sulle tasse non pagate. Anche la situazione finanziaria è in peggioramento, con un indice di disponibilità inferiore al 10%. “A fronte di ogni 100 euro di debiti a breve termine – si legge nelle carte inviate dal club al Fisco – la società dispone solo di 29 euro di attività correnti (crediti e liquidità) utilizzabili per il pagamento di tali debiti”.
Il progetto di rilancio prevede il ritorno in A, l’obiettivo di giocare le coppe europee e lo sviluppo del settore femminile. Ma anche il ricorso alle plusvalenze. “A partire da giugno 2023 – scrive il club – si ipotizza di mantenere la rosa nell’intorno di 28 calciatori, prevedendo investimenti pari a 21 milioni all’anno e la cessione dei calciatori entro 2 anni con realizzo di plusvalenze pari a 1,3-2,7 volte il prezzo di acquisto”. La salute del club rossoblu è a rischio, nelle proposte inviate all’Agenzia delle Entrate e all’Inps si legge come possibile scenario alternativo la “liquidazione giudiziale” del Genoa. Tradotto: accordateci lo sconto perché col fallimento lo Stato perderebbe i soldi.