Tuttosport: “Il Brescia e la Reggina. La speranza e l’agonia”
L’edizione odierna di Tuttosport si sofferma sulle speranze di Brescia e Reggina.
A Brescia si spera ed è iniziato il conto alla rovescia per la B. A Reggio Calabria si trema e si prende in considerazione la ripartenza dai dilettanti. Ieri è stato presentato il calendario della B con 19 squadre e una X. Quella X se la contendono, appunto, Brescia e Reggina per figurare in quel campionato che sarà interamente trasmesso da Sky, Dazn e Now. Ma sulla stagione della seconda serie pendono altre incognite. La battaglia legale in teoria si dovrebbe concludere a fine agosto, dopo tutti i gradi di giudizio (Coni, Tar e Consiglio di Stato), quando in realtà l’inizio della stagione è fissato per il week end successivo a Ferragosto.
Una situazione che Massimo Cellino fatica ad accettare, vorrebbe poter accelerare sui tempi della definitiva riammissione in B al posto della Reggina, esclusa dalla categoria dal Consiglio Federale del 7 luglio. La scorsa travagliatissima stagione del Brescia, che avrebbe dovuto portare anche all’uscita dal club di Cellino, è un ricordo. Ora in città si respira aria di B e non si pensa ad altro, anche se il patron è sempre nel mirino della tifoseria. Per riconquistare la piazza, Cellino sarebbe pronto a investire forte, come non faceva da tempo, anche perché si è definitivamente conclusa la vicenda che aveva portato al sequestro dei suoi beni, ora totalmente sbloccati.
I nomi più importanti (Bisoli, Cistana e Ayé su tutti), sono stati levati dal mercato in attesa della riammissione ma finché non sarà ottenuta non si può partire col mercato in entrata. Umori opposti sullo Stretto. I tifosi si sono mobilitati, grande partecipazione alla manifestazione indetta lunedì sera dagli ultras della Curva Sud in Piazza Duomo. Ma la situazione è pesante. L’esclusione dalla B era annunciata perché anche al momento dell’iscrizione, è continuato il conflitto fra legge sportiva e ordinaria. Patron Saladini ha versato oltre il termine perentorio del 20 giugno quei 757mila euro stabiliti dall’omologa del piano di ristrutturazione del debito.
Il Tribunale di Reggio Calabria, gli dava tempo fino a oggi, Saladini ha saldato una settimana fa, comunque ben oltre il 20 giugno. Questo è il grande mistero della vicenda: l’imprenditore calabrese ha versato diversi milioni per mettersi in regola con l’iscrizione e rischia di far saltare tutto per quei 757mila euro, comunque poi versati. La possibilità che il club cambi proprietà, ha scarso peso. Il preliminare di vendita sottoscritto con Guild Capital, società inglese, diventerà cessione solo se la Reggina riotterrà la B.
Ma al momento in società tira aria di smobilitazione, pare quasi una squadra fantasma. Il raduno è stato fissato soltanto al 18 luglio, due o tre giorni prima del verdetto del Coni che probabilmente indirizzerà il futuro della società che nel frattempo non ha più presidente, ad e Cda. I giocatori aspettano di sapere che ne sarà di loro ma di fatto ci si prepara alla stessa cannibalizzazione della rosa che visse due anni fa il Chievo, quando i maggiori club della B si spartirono tutti i giocatori spendendo nulla di cartellino mentre la piazza si sente tradita dalla spericolata avventura di Saladini, destinata a durare un solo anno e che alla fine non ha scongiurato quell’esclusione dal professionismo già sfiorata un anno fa.