“Inevitabilmente, adesso tutto ruota intorno al Sassuolo. Almeno tutto quello che riguarda le panchine della prossima stagione di serie A. L’addio di Eusebio di Francesco, infatti, è ormai “nelle cose” poiché gli unici ostacoli che potrebbero intralciare il suo passaggio alla Roma sono rappresentati dall’inserimento di un outsider (ipotesi al momento assai improbabile) e dalla necessità di pagare la clausola liberatoria fissata a 3 milioni di euro. Ma anche in questo caso una soluzione verrà trovata, magari inserendo il discorso nel riscatto di Lorenzo Pellegrini, centrocampista che la Roma vuole fortemente riportare in giallorosso. Insomma, dato per scontato l’addio del tecnico, il Sassuolo si è mosso alla ricerca del sostituto che possa avviare un nuovo ciclo in neroverde. Per la verità le manovre e i sondaggi vanno avanti da tempo, anche perché su Di Francesco si era mossa anche la Fiorentina prima che si concretizzasse la possibilità concreta di arrivare a Stefano Pioli, e uno dei primi nomi accostati alla panchina degli emiliani era stato quello di Massimo Oddo, peraltro sponsorizzato dallo stesso Di Francesco. Adesso, però, l’ex tecnico del Pescara è molto indietro nella griglia delle preferenze sassolesi che vedono in primissima posizione Cristian Bucchi, allenatore che sta affrontando i playoff di Serie B con il Perugia. In seconda fascia c’è Davide Nicola che ha guadagnato considerazione in virtù della rimonta con cui il Crotone ha saputo tenere vive le speranze i salvezza fino all’ultimo respiro. Il contratto del tecnico torinese prevedeva un rinnovo automatico con i calabresi in caso di permanenza in A, ma le strade sue e dei calabresi sembrano destinate a separarsi comunque e il Sassuolo, dunque, è una ipotesi affatto peregrina. L’ultimo nome sondato concretamente dal dg neroverde Carnevali è quello di Rolando Maran. C’è già stato un incontro tra le parti, ma in questo momento il tecnico dei veneti è in terza posizione sebbene il suo modo di fare calcio piaccia ai dirigenti emiliani. Il Chievo, però, non ha nessuna intenzione di lasciarlo partire anche perché vuole affidarglii la rifondazione di una squadra che dà sì affidamento ma che è indubbiamente un poco in là con gli anni (la più vecchia nei principali campionati europei). A tal proposito vale la pena affrontare una divagazione relativa alla situazione tecnica del Chievo che, dopo l’addio di Nember a fine gennaio, è ancora alla ricerca di un direttore sportivo. Il corteggiamento a Stefano Marchetti (troppo lungo e quindi inevitabilmente foriero di notizie negative) non è andato a buon fine (resterà al Cittadella) e dunque serve un ds. Probabile, ora, che il club lasci voce in capitolo al tecnico proprio per renderlo ancora più organico al progetto e convincerlo a restare. In questo momento il candidato più accreditato è Giancarlo Romairone, attualmente impegnato con il Carpi nei playoff i B mentre anche Davide Vagnati, autore del capolavoro Spal, è stato bloccato dal rinnovo con il club ferrarese. In filigrana c’è anche la figura di Stefano Capozucca che ha data da poco l’addio al Cagliari. Per lui c’è anche una concreta ipotesi di ritorno al Genoa dove Preziosi ha bisogno di una rifondazione tecnica ed economica. Il ruolo di ds a Cagliari, invece, sarà quasi certamente ricoperto da Giovanni Rossi in arrivo dal Sassuolo. Il suo primo compito sarà quello di definire il futuro di Rastelli, tecnico protagonista della promozione e della salvezza che però non è certo della riconferma. Il presidente Giulini valuta tra una soluzione giovane (piace Bucchi) e quella di un tecnico esperto con Guidolin in pole position (qualcuno gli aveva proposto anche un “progetto Prandelli”, ma il presidente ha nicchiato e alcuni rapporti si sono così raffreddati…). Su Rastelli, tra l’altro, c’è un concreto interesse del Bari. L’altra panchina in dubbio è quella dell’Empoli dove non è piaciuta la gestione finale di Martusciello, peraltro candidato al ruolo di vice-Spalletti all’Inter. Ieri Joe Saputo ha confermato Roberto Donadoni al Bologna: «Ha contratto fino al 2018, credo che la continuità sia importante e la società ha parlato con lui dei nostri piani e lui li ha sposati». Anche il resto della Serie A non dovrebbe riservare grandi sorprese anche se, ovviamente, l’attenzione deve sempre restare vigile. Da segnalare, infine, un altro tecnico italiano “grande firma” destinato all’estero. Oggi, infatti, Roberto mancini si incontrerà con lo Zenit: è lui l’erede designato di Mircea Lucescu.”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna di “Tuttosport”.