Tuttosport: “Floriano scatenato, il Palermo sorride. Triestina, è la resa”
L’edizione odierna di Tuttosport si sofferma sulla gara vinta dal Palermo contro la Triestina.
Il Palermo non sbaglia una mossa e, regalandosi ulteriore euforia in vista del ritorno, chiude i giochi prima dell’intervallo grazie a una doppietta della coppia Valente-Floriano: impeccabile rifinitore il primo, implacabile cecchino il secondo. Niente da fare per l’incerottata Triestina (cinque elementi out e due infortunati addirittura nella prima mezzora), incapace di rendersi pericolosa fino a inizio ripresa per poi regalarsi un tempo da generosa irriducibile, frenata nella sua rincorsa al pareggio da una traversa e dagli interventi di Massolo, prima del meritato, ma tardivo acuto di Rapisarda. Davanti ai 6.900 del Rocco, con circa mille tifosi ospiti, Bucchi non riserva sorprese e, condizionato come sempre dall’infermeria schiera gli undici del successo contro la Pro Patria con i recuperati Negro e Lopez, ma entrambi subito ko.
Rosa al completo per Baldini che ritrova Valente e Pelagotti, anche se tra i pali va un Massolo quasi inoperoso per un’ora e poi grande protagonista. L’Alabarda era chiamata alla prestazione top della sua stagione mentre la corazzata ospite, priva di punti deboli, cercava di chiudere subito il discorso. Al quarto d’ora Brunori viene anticipato in extremis da Rapisarda, meno di 60” più tardi è invece Offredi a esaltarsi su Luperini e Valente. L’estremo giuliano si ripete in angolo anche al 36’ su Floriano ma, alla fine, i rosanero passano egualmente al 42’: Valente-Luperini inventano sulla destra e un preciso traversone trova il solitario Floriano puntuale con il tocco vincente. Il bis fotocopia arriva in pieno recupero: Rapisarda limita Brunori, ma St Clair si dimentica di Floriano che non sbaglia. A inizio ripresa l’acuto che avrebbe potuto riaprire i giochi: Sarno suggerisce e Rapisarda colpisce la traversa da posizione decentrata. Al 12’ Brunori cerca il tris ma, al 32’, si vede per la prima volta Massolo che salva su Rapisarda, ripetendosi poi su Crimi e Galazzi. Nel finale l’inzuccata del solito Rapisarda che cambia il risultato, ma non la posizione di vantaggio per il Palermo.