L’edizione odierna di Tuttosport si sofferma sul flop del Palermo contro il Cittadella.
Quando non segni, talvolta finisce così. Il Palermo non è riuscito a concretizzare e alla fine è stato beffato dal Cittadella, che al Barbera sembra quasi giocare in casa. Il gol partita porta la firma di Pandolfi, una vera “bestia nera” per i siciliani: un anno fa aveva deciso il match al 97’, questa volta ha colpito al 90’. Per lui è il quarto gol contro il Palermo, dopo un’altra rete nei minuti finali con la Turris che aveva regalato la vittoria alla sua squadra. Una vittoria pesantissima per il Cittadella, che non festeggiava dal 31 agosto, quando aveva battuto il Modena. Da allora, quattro sconfitte, tre pareggi e l’esonero di Gorini, fino alla ripartenza con Dal Canto.
Il successo del Cittadella, però, è anche frutto dei demeriti di un Palermo che non riesce a fare il salto di qualità, uscendo tra i fischi del suo pubblico. La partita è iniziata con un’ovazione per Fabrizio Miccoli, accolto come un re in tribuna dai suoi ex tifosi. Il Palermo ha dominato nella metà campo del Cittadella, con Dionisi che ha schierato Le Douaron in attacco. Le migliori occasioni sono capitate quasi tutte a Insigne, che ha sprecato almeno tre palle gol. Il Cittadella è andato negli spogliatoi sapendo di aver evitato il peggio, forse consapevole che il Palermo non avrebbe potuto mantenere lo stesso ritmo nella ripresa.
E così è stato: i rosanero hanno progressivamente perso energia. Dionisi ha optato per un 4-2-4, e il Palermo ha reclamato un rigore per un’uscita con pugno alto di Kastrati su Nedelcearu. All’ultimo minuto, Pandolfi si è inventato un gol strepitoso, gelando lo stadio. Nel recupero, Ceccaroni ha avuto l’occasione di pareggiare di testa, ma Kastrati si è superato con una parata miracolosa, lasciando il Palermo con l’amaro in bocca.