“Questa volta la Samp Penelope ha ribaltato la tradizione: dopo aver perso negli ultimi minuti di gara contro Roma, Milan e Cagliari, ieri è stato Bruno Fernandes a segnare il gol del pareggio quando nessuno ci credeva più. Allo scadere, anzi tre secondi dopo: al 50′, quando gran parte del pubblico aveva già lasciato il Ferraris, con la certezza di aver subito la quinta sconfitta consecutiva. E invece la Samp contro il Palermo ha ritrovato un po’ della buona sorte smarrita negli ultimi match. Poco gioco, tante occasioni e soprattutto una buona dose di paura che ha condizionato la sfida dei blucerchiati. La partita è tutta qui, giocata sul filo della quinta sconfitta consecutiva, con il pubblico che iniziava a rumoreggiare dopo aver visto la bella Samp di Giampaolo spegnersi poco a poco, più spaventata dagli ultimi risultati che dal reale valore dell’ avversario, arrivato a Marassi attento a non scoprirsi, senza però rinunciare ad attaccare. Meteora Fernandes Ma De Zerbi non aveva fatto i conti con la mina vagante di casa Samp: Bruno Fernandes, l’uomo degli ultimi minuti. Quello che parte dalla panchina e quando entra lascia il segno: era successo contro il Bologna, quando però era stato fermato dalla traversa, contro il Cagliari con la prodezza del pareggio, vanificata dall’errore di Viviano. Questa volta il suo missile che si è infilato sotto la traversa, regalando alla Samp un punto pesante come il marmo, utile per fermare l’emorragia di risultati e dare ossigeno al morale di una squadra che stenta a decollare. Resta da capire perché Fernandes non trova mai una maglia da titolare anche se ieri l’attaccante è stato chiaro: «Non mi interessa in quale ruolo, mi basta giocare». Giampaolo fornisce una spiegazione di natura soprattutto tattica: «Ogni gara è fatta di equilibri e la mia squadra ha giocato quasi interamente nella metà campo avversaria. Poi una volta in svantaggio si doveva potenziare il reparto offensivo e per fortuna è arrivato il gol di Bruno. Perdere sarebbe stata un’altra beffa, siamo stati premiati perché la squadra non ha mai mollato, con un pubblico che ci ha sempre sostenuto. Non ho fatto cambiamenti? Bisogna inseguire le idee, la mentalità, anche a costo di pagarè qualcosa ma bisogna credere a quello che si fa». La panchina è salva anche se Giampaolo non era comunque a rischio esonero. Ma i bonus iniziavano a diminuire: «Si vive di risultati ma la squadra ha sempre fatto le sue prestazioni, vado avanti nel mio lavoro». Che errori I problemi che la Samp ha evidenziato nelle ultime gare comunque restano, più di uomini che di natura tattica. Sala e Skriniar hanno commesso un altro errore sul gol di Nestorovski, anche se poi Giampaolo ha assolto il centrale: «Skriniar ha fatto una grandissima partita, abbiamo subito gol per un errore di Sala sulla rimessa laterale, questo non significa che la colpa sia comunque del terzino». Alvarez è già in fase di involuzione dopo un buon avvio. Eppure le alternative nel suo ruolo non mancano, a cominciare proprio da Fernandes che ora merita una chance. Una sosta che permetterà a Giampaolo di riflettere sui problemi intrinsechi della squadra con le sue incognite difensive ma anche offensive, con Quagliarella parso sempre più stanco e costretto a uscire ad inizio ripresa per crampi. Ma stavolta a lasciare lo stadio con l’amaro in bocca non è la Samp ma il Palermo: «Essere raggiunti all’ultimo brucia parecchio. Con la testa non siamo ancora maturi, ci alleniamo per migliorare, io primis. E comunque il corner che ha portato il gol del pareggio era viziato da un fallo», ha spiegato De Zerbi. Una sensazione che Giampaolo conosce bene ma questa volta la sua domenica è stata dolce”. Questo quanto riportato su “Tuttosport”.