L’edizione odierna di Tuttosport si sofferma sul Cittadella, vittorioso contro il Palermo ma in un ottimo momento di forma ormai da circa tre mesi. Il quotidiano piemontese, riporta anche un’intervista al dg Marchetti.
Il Cittadella è tornato grande. Il progetto non è mai cambiato. Calcio famigliare, a misura d’uomo, giocatori semisconosciuti da lanciare o rilanciare. Giocatori che hanno fame, voglia di arrivare e di cancellare gli stereotipi di chi non li considera all’altezza. Nelle ultime due stagioni, però, non tutto era filato liscio e i granata si erano dovuti “accontentare” della salvezza, ma dopo cinque partecipazioni consecutive ai playoff e due finali perse non senza rimpianti, il palato era abituato bene. Quarta in classifica, a meno due dalla Serie A diretta, la squadra di Gorini negli ultimi due mesi e mezzo è in continua scalata. Dopo il momento più difficile, con le due sconfitte consecutive (Pisa e Cremonese) di fine ottobre, è iniziata una serie che ha portato Vita e compagni a conquistare 23 punti in 9 partite, serie iniziata con cinque vittorie di fila.
Il direttore sportivo Stefano Marchetti, da sempre deus ex machina di questa piccola, esemplare realtà, analizza il momento: «Vedo la squadra che cresce partita dopo partita. Quest’estate in ritiro c’era tanta gente nuova, abbiamo deciso di operare una rivoluzione perché consideravamo finito un ciclo. Abbiamo in rosa ragazzi che non avevano mai fatto la B, ma hanno qualità e stanno capendo che possono giocarsela con tutti; giocatori che nemmeno sanno dove possono arrivare. A Cittadella oltre che bravi calciatori devono arrivare ragazzi che sanno ragionare in un certo modo, con valori umani». Ogni anno Marchetti, l’uomo che in estate ha detto no a De Laurentiis dopo aver saputo che non avrebbe potuto decidere sul nome dell’allenatore (Garcia aveva già firmato), pesca gioielli dalle categorie inferiori: «I giocatori bravi ci sono un po’ ovunque e noi siamo in continuo studio. Abbiamo creato un mix di giovani ed esperti che può diventare straordinario».