“Un’intervista a un calciatore soprannominato El Mudo potrebbe risultare surreale: «Mi chiamavano così quando ero piccolo. Ora, però, parlo molto più di prima». E la verità è che anche in campo, Franco Vazquez, si fa capire bene: «Mi piace aiutare i miei compagni». Non a caso è diventato, sin da subito, una delle pedine fondamentali del Siviglia di Jorge Sampaoli. Un progetto, quello del tecnico argentino, appena cominciato: «Siamo solo all’inizio», assicura con ottimismo l’ex fantasista del Palermo che proverà a conquistare, già domani sera contro la Juventus, il pass per gli ottavi di finale di Champions League. Dopo lo 0-0 di Torino avrebbe mai pensato di poter lottare per il primo posto del girone? «La situazione è favorevole, ma domani ci aspetta una partita molto difficile». In quell’occasione qualcuno parlò addirittura di catenaccio. «Sapevamo che non sarebbe stato facile giocare contro una squadra forte come la Juventus. Quella partita è andata così, tuttavia la filosofia del Siviglia è un’altra: ci piace attaccare». L’eroe di Torino fu Sergio Rico. Come sta Salvatore Sirigu? «Si sta allenando benissimo. Al Siviglia la concorrenza è forte, ma lui sa bene che deve continuare a lavorare per farsi trovare pronto». 4-1-4-1, 3-3-3-1, 3-4-2-1, 4-2-3-1, 4-4-2, 3-4-3, 4-33, 3-5-2, 3-4-1-2, 4-3-1-2. Non stiamo dando i numeri. A farlo è Sampaoli. Giocare per lui è un po’ come fare un master di tattica. Qual è l’aspetto che l’ha colpita di più del suo nuovo allenatore? «La sua mentalità vincente, pensa sempre ad attaccare e mai a difendersi». Allegri ha provato a scaricare sul Siviglia la pressione, affermando che la partita di domani sia più importante per voi. «Entrambe le squadre arrivano bene a questa gara: sarà una bella partita. Per quanto ci riguarda, dobbiamo giocare come sappiamo e pensare a vincere». Quindi non si accontenterebbe di un pareggio? «No, no. Dall’allenatore all’ultimo giocatore la parola d’ordine è sempre la stessa: vincere». Ha avuto l’occasione di parlare con Dybala per tirargli un po’ su il morale? «Ci sentiamo spesso. L’ultima volta, per il suo compleanno (15 novembre, ndr). Spero che possa tornare presto a giocare perché chi ama il calcio lo vuole vedere sempre in campo». Un vero e proprio peccato per lo spettacolo che la Joya non possa essere della partita, anche se forse i tifosi del Siviglia la pensano in maniera diversa… «Peccato soprattutto per lui, perché sono sicuro che gli piacerebbe giocare questa partita. Ora, però, deve pensare a recuperare». Marotta ha fatto sapere che «il rinnovo di Dybala è pronto». Crede che rimarrà alla Juve? «Per quanto ne so io è felice a Torino e, quindi, credo che non debba cambiare. Tuttavia, è lui a dover decidere». Se glielo dovesse chiedere, cosa gli consiglierebbe? «Di venire a Siviglia… Difficile, però, che la Juve se lo lasci scappare».
Anche il suo nome è stato associato più volte ai bianconeri. Le piacerebbe tornare in Serie A? «Sì, è un campionato bellissimo». Non ci sarà nemmeno Barzagli. «Andrea è uno dei difensori più forti in Italia, però gli altri non sono mica scarsi, anzi…». Chiellini, invece, potrebbe farcela. «Loro sono molto tosti dietro. In questi giorni prepareremo bene la partita con l’obiettivo di individuare gli “spazi”, perché quando di fronte hai la Juve non è facile trovarli». Le uniche due sconfitte stagionali della Juventus sono arrivate a San Siro contro Inter e Milan. Sampaoli vi ha fatto vedere qualche immagine di queste due partite? «Sì e ci ha detto quello che pensa su come possiamo far male alla Juve. È vero che non tutte le partite sono uguali, ma di sicuro ci hanno aiutato a capirne di più». «Mi sento argentino», sono parole sue. Ci sono ancora speranze di rivederla in azzurro? «Io ci spero ancora, anche se la vedo dura dato che non mi hanno chiamato finora nonostante il buon livello che ho dimostrato di aver raggiunto. Io, però, sono sempre pronto». Ha parlato con Ventura o Bauza? «Con nessuno dei due». Dirà di sì a chi la convocherà per primo? «Quando si presenterà la possibilità ci penserò». Di certo, però, poter giocare con Dybala e con Messi sarebbe un lusso. «Si, ma pure in Italia ci sono giocatori forti e quando sono stato convocato me ne sono potuto rendere conto. È stato bellissimo». Cosa pensa dei fischi dei tifosi argentini a Higuain? «Higuain dà sempre il cento per cento. Non li capisco proprio, anche se è vero che gli argentini sono così. Lui, però, deve stare tranquillo. Gli auguro di tornare presto a far gol con la nazionale»”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna di “Tuttosport”.