Tuttosport: “Ex Palermo, riecco Lucca boom boom”

L’edizione odierna di Tuttosport si sofferma sull’ex rosa Lorenzo Lucca che torna a segnare.

Il paradiso all’improvviso. Scomodiamo uno dei film più celebri di Leonardo Pieraccioni per fotografare il magic moment di Lorenzo Lucca, che a Udine ha trovato finalmente l’ambiente giusto per esprimersi al meglio ed esplodere. D’altronde storicamente il club friulano porta bene ai centravanti. In tanti sono esplosi in bianconero. Da Oliver Bierhoff a Vincenzo Iaquinta passando per Abel Balbo e il Pampa Sosa, l’elenco vanta nomi eccellenti. Adesso tocca a Lorenzo sognare in grande. Domenica pomeriggio al Bluenergy Stadium contro il Verona ha realizzato, infatti, la sua prima doppietta in Serie A. Due gol (dedicati alla fidanzata Matilde presente sugli spalti) che hanno dato continuità agli acuti contro Genoa e Monza per un totale di 4 reti in 737 minuti. Non male. Soprattutto se consideriamo che nelle 14 apparizioni fatte finora, solamente la metà sono state dal primo minuto.

E il bello viene adesso. L’obiettivo di “Luccatoni” – come era stato ribattezzato dai tifosi del Palermo per la somiglianza nelle movenze al Campione del Mondo 2006 – è di arrivare in doppia cifra. Missione assolutamente possibile. Considerata pure la penuria di goleador italiani in attività, la punta di Moncalieri – dovesse continuare così – può candidarsi a una maglia azzurra. D’altronde un paio d’anni fa Roberto Mancini l’aveva già adocchiato e chiamato per uno stage con la Nazionale. Lucca all’epoca giocava in Serie B nel Pisa e aveva iniziato la stagione col botto: 6 reti nelle prime 7 giornate. Nei mesi successivi, però, il classe 2000 si inceppa e fatica a ritrovare la via della porta. Con le big (Juve e Milan in primis), che lo stavano corteggiando, a defilarsi rapidissimamente. Sassuolo e Bologna provano comunque a ingaggiarlo, ma alla fine la spunta l’Ajax che lo prende in prestito con diritto di riscatto. Lucca diventa così il primo italiano a indossare la maglia del glorioso club olandese.

Un’esperienza in chiaroscuro, visto che nell’annata 2022/23 vede poco il campo. Tanto da chiudere la stagione con appena 136 minuti disputati conditi però da 2 gol e 1 assist. Insomma, se trova spazio lascia il segno. Quest’estate decide di puntare su di lui l’Udinese, che lo preleva dal Pisa con la solita formula del prestito con diritto di riscatto a 8 milioni. Un’operazione che sta iniziando a dare i suoi frutti. Anche grazie alla fiducia di mister Cioffi che sta ritrovando in Lucca quello che era stato Beto due stagioni fa. E pensare che qualche anno fa in pochi credevano nel centravanti piemontese. Il Torino lo scartò a cuor leggero e il Brescia addirittura non lo riscattò per soli 50mila euro ai tempi della Primavera. Una scelta, quella del club di Cellino, dovuta a intemperanze caratteriali secondo quanto vociferato all’epoca. Eppure gli estimatori già ai tempi non mancavano. Al Vicenza fu segnalato dall’ex Juve Michele Padovano, uno che di bomber se ne intende. Peccato che i biancorossi a fine anno falliscono e così Lucca continua il suo giro d’Italia fino a ripartire dai Dilettanti col Palermo. In Sicilia esplode e nel giro di 20 mesi vola in B a Pisa. Il resto è storia di oggi: a Udine ha preso la maglia numero 17 in onore di Trezeguet, il suo idolo insieme a Ibrahimovic. Per la gioia di papà Federico, juventino doc con trascorsi da roccioso difensore in D nel Saluzzo. Da lui ha preso il carattere forte e la passione per il calcio. Il feeling con il gol invece è innato e lo può far volare sempre più in alto.