L’edizione odierna di Tuttosport si sofferma sul Leicester in Premier League.
Il Leicester City proprio non riesce a festeggiare sul campo: nel 2016 il titolo fu vinto in contumacia, grazie alla mancata vittoria del Tottenham sul Chelsea, e due sere fa altra festa a casa, quando la sconfitta del Leeds United, 4-0 a Londra contro il Queens Park Rangers, ha dato la certezza del ritorno in Premier League. Meritato, ma forse sudato più del dovuto: dopo essere partita con 13 vittorie in 14 partite, essere stata in testa per gran parte della stagione e anche a +17 sul terzo posto, quello che avrebbe portato solo i playoff , la squadra di Enzo Maresca aveva accusato una brutta flessione a fine inverno, con quattro sconfitte in sei partite tra 17 febbraio e 29 marzo, uscendo ad un certo punto addirittura dalle prime due piazze e finendo sotto accusa da una parte della tifoseria.
La solidità della struttura tattica e la forza mentale create dallo staff e consolidate da giocatori esperti come Jamie Vardy e Conor Coady alla fine però hanno prevalso sui patemi e ora il Leicester City ripartirà da quella massima serie alla quale si era abituato in realtà solo da poco, dopo alcuni decenni di partecipazioni intermittenti e uno status così anonimo che i tifosi di varie squadre avevano adottato un canto nel quale esprimevano la loro determinazione a seguirle ‘per mare, per terra e persino a Leicester’, come dire un posto dimenticato da tutti.
Ora no: rimessa sulla mappa da Claudio Ranieri con quel memorabile titolo, aveva subito un grave contraccolpo dalla brutta retrocessione di dodici mesi fa, che aveva portato a cessioni forzate ancorché ricche. La miscela di veterani e giovani è stata ben gestita da Maresca, 44 anni, che lo scorso giugno aveva accettato l’off erta del Leicester City lasciando così per la seconda volta il Manchester City. A Guardiola, Maresca è grato, così come a Carlo Ancelotti, Marcello Lippi, Antonio Conte e Manuel Pellegrini, con cui a vario titolo ha lavorato o giocato negli anni, sviluppando un tipo di calcio che a quello del Manchester City, con le dovute proporzioni, assomiglia molto, netto cambio di stile rispetto al recente passato per attuare il quale Maresca ha letteralmente vissuto, in estate, al centro tecnico. Il 2024- 25 in Premier League potrebbe partire con l’handicap, stanti le comprovate violazioni al fair play finanziario nel triennio 2020-23, ma sarebbe stato peggio, molto peggio, non ottenere un ritorno immediato.