Il rilancio che serviva. Dopo settimane grigie come il cielo di questi giorni, il Palermo finalmente ritrova il sorriso e inizia a pianificare un altro campionato, quello che si pensava dovesse essere già in piedi a questo punto della stagione. La vittoria contro la Spezia è stata adrenalina pura, ottenuta contro una squadra che fino a quel momento era stata imbattibile. Nonostante i liguri si fossero presentati al Barbera con un ruolino di marcia stupefacente e tredici punti in più in classifica, a vincere è stato il Palermo che per una volta si è comportato da grande squadra, esattamente come dovrebbe fare da qui in avanti per riaprire il cassetto dei sogni.

Problemi da risolvere ce ne sono ancora, ma è chiaro che questo successo contro una delle tre squadre che al momento sta facendo il vuoto può rappresentare un nuovo spartiacque per il Palermo. La vetta resta ancora lontana, ma la squadra di Dionisi ha tutte le carte in regola per costruire un filotto positivo e scalare la classifica, sperando in altri inciampi di chi sta davanti. L’attenzione è già focalizzata alla prossima partita in trasferta con la Carrarese, una squadra che sta cercando di costruire la salvezza proprio in casa dove ha ottenuto dodici dei suoi sedici punti. Dionisi ripartirà proprio dalla prestazione con lo Spezia, la prima in cui il Palermo è riuscito ad essere continuo per quasi tutti i novanta minuti.

Come evidenziato da Luigi Butera sull’edizione odierna di Tuttosport, le scelte del tecnico hanno inciso notevolmente, decidendo di continuare a puntare sugli stessi uomini della settimana precedente, segno che la quadra è stata ormai trovata. Se il Palermo ha più fluidità di manovra è merito di Ranocchia e Verre che fino a qualche settimana fa erano impegnati in una continua staffetta. La svolta è arrivata con lo spostamento di Ranocchia in regia, una mossa che ha consentito a Dionisi di potere puntare anche sui piedi buoni di Verre. I risultati sono sotto gli occhi di tutti: con loro due titolari, nelle due partite con la Samp e lo Spezia, il Palermo ha tirato in porta 45 volte, testimoniando che la squadra sta iniziando a trovare una sua fisionomia.

Ciò che ancora stona è il rendimento degli attaccanti centrali. Nonostante un lungo dominio, contro lo Spezia i due gol sono arrivati su due calci piazzati (corner battuti da Ranocchia) e né Henry né Le Douaron sono riusciti a lasciare il segno. Un motivo in più per esplorare altre strade, come quella di Brunori che anche domenica è rimasto a guardare. Per risalire e ripetere la partita con lo Spezia, c’è bisogno di tutto. Solo così il Palermo potrà continuare a sorridere.