Tuttosport: “Esposizione debitoria per 200 milioni di euro. Ferrero faccia qualcosa di doriano, venda la Samp”

L’edizione odierna di Tuttosport si sofferma sulla Sampdoria e la situazione debitoria di 200 milioni di euro.

Scorre implacabile il tempo della Samp, prigioniera di Ferrero che non vuole venderla e di un conto alla rovescia in scadenza il 6 giugno. È, questo, il termine fissato dal Tribunale di Genova dopo avere accolto la richiesta di composizione negoziata della crisi avanzata dal Cda blucerchiato con l’esperto Eugenio Bissocoli.

Le misure di protezione adottate all’inizio di marzo sono state adottate per favorire il risanamento della società. Concedendo la dilazione, il Tribunale ha rimarcato la “rilevanza dell’esposizione debitoria complessiva pari a circa 200 milioni di euro e della complessità delle operazioni sottese al risanamento che non possono che passare, come correttamente individuato dalla ricorrente, nella cessione (in senso ampio) della società sportiva”. Venerdì scorso a Milano, in occasione dell’assemblea di Lega, un gruppo di tifosi doriani ha manifestato al grido di ‘Liberate la Samp’, inalberando uno striscione a chiare lettere: “E su Ferrero? Niente da dire?”.

Lorenzo Casini, il presidente della Lega A, ha replicato: «Siamo rimasti colpiti dalla protesta e anche un po’ sorpresi, perché in realtà la Lega ha fatto il possibile, siamo dispiaciuti di vedere tifosi arrabbiati. Il tema riguarda i controlli economico-finanziari e su questo abbiamo lavorato molto con la Federazione per rafforzare le licenze, gli indici di controllo, so che il ministro Abodi è molto attento a questi temi». Giovanni Toti, presidente della Liguria; Marco Bucci, sindaco di Genova; Armando Sanna, vicepresidente del Consiglio Regionale: sono tre autorevoli politici che hanno preso posizione sulla crisi blucerchiata, auspicandone la soluzione.

Parole giuste, appropriate, ma questo non è più il tempo delle parole. Ha rimarcato Sanna a Primocanale: “La situazione è allucinante. Siamo sotto ostaggio, Ferrero è una figura deleteria anche per la storia della Sampdoria, non solo per quella sportiva, ma anche per lo “stile Samp” che ci ha sempre contraddistinti grazie ai proprietari precedenti. Bisogna sperare in un cambio di passo perché non si arrivi al dramma completo, in un intervento solido di solide realtà imprenditoriali, ma quello che c’è dietro, ovvero i debiti, crea paura». La Samp appartiene alla storia del calcio italiano ed è persino pleonastico sottolinearne la grandezza di chi l’ha onorata, i successi, i meriti, il seguito popolare, l’amore di una tifoseria ancora più forte e puro in questo periodo così drammatico. È evidente che, presto o tardi, meglio molto presto che troppo tardi, le strade dell’attuale proprietà da quelle della Samp si debbano dividere. Ferrero è libero di fare ciò che gli pare, s’intende, eppure ha un modo per fare qualcosa di doriano: la venda. Non ha idea di quanto i tifosi blucerchiati gli saranno grati.