“Nemmeno Paul Baccaglini fa il miracolo. Non c’è verso, il Palermo in casa quest’anno perde sempre (o quasi). Lo fa anche nella prima partita della nuova era, contro quella Roma che doveva riscattare i tre ko consecutivi con Lazio (Coppa Italia), Napoli (campionato) e Lione (Europa League). Una vittoria pesante per Spalletti che si riprende il secondo posto, dopo il sorpasso pomeridiano del Napoli. Ma anche una vittoria sofferta questa contro il Palermo, che nella ripresa – con il risultato in bilico – ha messo più volte a repentaglio la porta di Szczesny. E una partita che avrebbe potuto prendere un’altra piega se al Palermo non fosse stato ingiustamente annullato un gol. I rosanero, infatti, possono recriminare perché Nestorovski dopo cinque minuti aveva fatto saltare dalla sua sedia il nuovo presidente Paul Baccaglini e la sua compagna Thais. A graziare Szczesny (papera «lussuosa») e la Roma il primo assistente Preti che segnala un fuorigioco che non c’è. Ovviamente se ne parlerà pochissimo… Di fatto è un episodio che segna la partita, perché la Roma poi può gestire la pratica come vuole, con i suoi ritmi, il suo palleggio e i sui cambi di gioco per coinvolgere gli esterni. Eppure la Roma 2 non decolla, anche perché Grenier e Paredes ci mettono un poco ad entrare in partita. I sei cambi di Spalletti rispetto all’ultima partita persa con il Lione scombussolano un po’ la squadra all’inizio, la manovra non è fluida, la Roma va a fiammate. Poi c’è il muro del Palermo a fare il resto, Lopez non sbilancia la squadra e soprattutto chiede ai suoi di non regalare praterie ai giallorossi che sanno infilarsi veloci negli spazi ampi. La partita cambia quando Paredes e Grenier cominciano a fare la differenza a metà campo e proprio il francese confeziona l’assist per El Shaarawy che segna con un movimento da attaccante vero. La delusione del Palermo è uguale a quella di Baccaglini, i rosa perdono entusiasmo e la Roma sfiora il bis in un paio di occasioni. Partita chiusa? No, perché il Palermo nella ripresa ci mette cuore e orgoglio, l’ingresso di Diamanti fa il resto. I rosa mettono sotto i giallorossi e Szczesny deve dire no due volte a Diamanti e Morganella. Scampato il pericolo, viene fuori di nuovo la differenza di gap tecnico e la Roma trova il raddoppio con Dzeko, subentrato a Grenier. Il bomber bosniaco con il ventesimo gol stagionale chiude la partita. Peres alla fine fa tris, nel frattempo Spalletti incassa il «no» di Totti che si rifiuta di fare l’ultimo quarto d’ora per il «mal di schiena». Lo stesso che è venuto a Baccaglini in tribuna dopo essersi avvitato per 90 minuti. La nuova era del Palermo in campo non è partita, la salvezza resta un miraggio”. Questo quanto si legge su “Tuttosport”.