“La decima candelina ha la stessa faccia della prima. Perché il decimo gol del Gallo porta alla ribalta la stessa “gallina” violata. ln granata si era sbloccato proprio contro il Bologna, Belotti. Il 28 novembre: stop volpino a seguire e centro, con una spingardata violentissima a 15′ dalla fine. lira la seconda vittoria consecutiva dell‘oro, e nel match in casa prese l’effìgie dell’illusione. Di una nuova ripartenza. dopo già un mese e mezzo di crisi. lnvece ben più in basso sarebbero caduti in picchiata, nell’oro volo da Icaro sbadato e presuntuoso. E Belotti, l’acquisto più caro di Cairo, 8 milioni pro Palermo, avrebbe potuto lasciarci doppiamente il cuore. Per l’età implume, visto che a fine dicembre ha compiuto appena 22 anni. Perle pressioni, e l’aria di crisi generale, incombente anche sulle sue speranze. Invece no. Favorito dall’arrivo di Immobile, a gennaio, e garantito da uno spirito combattivo che fin da subito portò Cairo nelle parole ad accostarlo per indomito spirito a sua maestà Ciccio Graziani Andrea Belotti si è sempre tirato fuori, dalle secche. Si è sempre fatto un mazzo così, a costo di annaspare, pur di tenere la testa oltre le sabbie mobili della critica. Con Ciro al fianco ha cominciato a giocar meglio, e radunare ancor più numerosi granelli di fiducia. Poi, anche adesso che immobile è finito in infermeria. il giovane attaccante bergamasco, al suo primo vero campionato di A da titolare (quasi) fisso. ha dimostrato di aver imparato a volare pure in solitudine. Nel nuovo anno ha messo assieme altre 9 reti, dopo quella rottura dell’altrui imene a novembre: è un Gallo, lui. E cosi, adesso, è pure diventato l’attaccante ad aver firmato più reti no12016, alle spalle di Higuain 10 gol complessivi rappresentano il suo miglior score in A, un anno dopo le 6 reti battezzate col Palermo. Cui vanno aggiunti 5 assist gol (e un sesto in Coppa ltalia), a vantaggio della truppa. ll suo valore economico in milioni, data l’età e le potenzialità, e naturalmente il ruolo, è andato anch’esso in doppia cifra E lui è meritevole doppiamente per come dimostra di tenerci. e saper crescere. In fondo la vittoria di ieri è nata dall’ennesimo combattimento fiducioso in cui si e gettato, corpo a corpo. «Mi alleno anche a parte, di più degli altri, per migliorare», spiegava settimane a, a testimonianza del suo decollo. E’ sulla strada degli lmmobile e dei Cerci, che proprio nel Toro firmarono le loro migliori stagioni, quanto a gol segnati …A (22 e 13): «E questa è la prova che siamo una grande squadra», diceva tutto goduto Ventura. disquisendo in tv con Marocchi (l’ex bianconero aveva appena sentenziato che certi risultati si ottengono solo nei top club). «Sarebbe un sogno, un giorno. Indossare la maglia della Nazionale», ha già detto Belotti. Segna, fa segnare, ‘e un cecchino pure su rigore(èal3°difila) e ha la sfrontatezza dei giovani combattivi. Anche Ventura ha fatto il gesto dell’esultanza alla Belotti («ma io parevo di più uno squalo»), come già all’andata. Quando nacque, in fondo, un amore. Conte lo guarda non da tempo lontano. Non c’è solo lmmobile. Se si rompesse mai qualcuno non del Toro in attacco, di qui agli Europei…”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna di “Tuttosport”.