Tuttosport: “Dybala chiama Vazquez alla Juve?”

Palermo-Juventus sarà anche la sfida tra Dybala e Vazquez, due ex compagni non che grandi amici che questa sera si ritroveranno da avversari. Avversari ancora per poco? E’ quanto si chiede l’edizione odierna di “Tuttosport” secondo il quale presto la coppia Vazquez-Dybala potrebbe riformarsi. Ecco quanto si legge sul quotidiano piemontese: “In ogni caso sarà emozione. Perché non è così scontato che Max Allegri decida di schierare uno dei suoi gioielli, il più atteso della serata palermitana. Ma un’eventuale esclusione tra i titolari non attenuerebbe il vortice di emozioni della prima volta: Paulo Dybala riabbraccia quello che è stato per tre anni il suo stadio. Quel Barbera che in tre anni lo ha visto segnare, sbagliare, crescere, imparare, soffrire, migliorare, lottare, gioire e poi spiccare il volo. Saranno sensazioni forti e, presumibilmente, arriverà puntuale la standing ovation. Perché nel cuore dei palermitani Paulo Dybala ha lasciato il segno forse ancor più di altri campioni che in rosanero hanno trovato la consacrazione. Pur non avendo fatto sognare quanto fuoriclasse del calibro di Cavani e Pastore, tanto per citare due big lanciati dal club, l’argentino bianconero ha conquistato fino in fondo il cuore di una città intera grazie ai suoi modi gentili e un’umiltà che non è passata inosservata. I tifosi rosanero l’hanno visto crescere nel senso letterale del termine: Dybala era arrivato a Palermo non ancora 19enne e con il suo viso da bambino sembrava ancora acerbo per il campionato italiano. Il presidente Maurizio Zamparini e i suoi collaboratori hanno avuto due grandi meriti: il primo è stato quello di investire sul ragazzo (con una cifra di 12 milioni), il secondo – non meno importante – è stato quello di non mettere mai in discussione il giovane calciatore, nemmeno quando faticava anche in serie B. La pazienza è una qualità fondamentale per valorizzare un talento, concedendogli il tempo necessario a maturare ed esplodere. Dybala infatti è grato al Palermo per sempre: deve tutto a chi lo ha scelto, lo ha aiutato, lo ha valorizzato, lo ha pure coccolato. Il giovane Paulo ha ripagato il Palermo con gli interessi, a suon di gol e prestazioni eccellenti, tanto da attirare l’attenzione dei top club. Il resto è storia recente: Zamparini lo ha dato all’amico Marotta e alla Juventus, che in cambio ha versato 40 milioni. Un esempio di grande investimento che sta fruttando, dato che già adesso l’argentino vale almeno 60 milioni e la valutazione è destinata a salire qualora dovesse proseguire nell’inarrestabile percorso di crescita. Dybala si è prima preso il cuore dei tifosi siciliani, adesso è sempre più l’idolo di quelli bianconeri, che lo vorrebbero in campo in ogni partita, esaltati dallo straordinario spi rito di sacrificio del ragazzo e dalle sue qualità fuori dalla norma. La battuta Questa sera Allegri può anche tenerlo inizialmente in panchina. Tanto da aver utilizzato una battuta per spiegare la situazione durante la conferenza stampa di presentazione della sfida: «Dybala magari nemmeno lo convoco, così almeno evito le polemiche se resta fuori…». E invece la Joya ci sarà, così potrà prendersi – come è prevedibile – l’abbraccio della città che lo aveva adottato e che l’ha trasformato in uomo, ancora prima che calciatore. A formarlo sotto il profilo tecnico ci aveva pensato Beppe Iachini, autentico mentore. E di sicuro l’attaccante della Juve avrà scambiato qualche messaggio con il suo vecchio tecnico alla vigilia del suo derby personale. Ma sono giorni di “amarcord” anche con gli ex compagni e con il presidente Zamparini. Dybala andava d’accordo con tutti e ha la sciato splendidi ricordi. Un rapporto speciale lo lega a Franco Vazquez, con il quale formava una coppia che ha costruito le fortune del Palermo nella passata stagione. E non è da escludere che la Joya – anzi «U picciriddu» come da definizione palermitana – possa cogliere la nuova occasione per “chiamare” Vazquez proprio nella Torino bianconera, dopo aver sfiorato il passaggio alla Juventus nella scorsa sessione di mercato”.

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Giulia Nasca