Tuttosport: “Durmisi e Pipitò Studiano da Yildiz nella cantera Juve. L’ex gioiello del Palermo incanta”
L’edizione odierna di Tuttosport si sofferma su Durmisi e Pipitò nella cantera della Juventus.
La Juventus ha una missione chiara in materia di giovani: scoprire talenti prima che esplodano, formarli e prepararli per la prima squadra, come successo con Kenan Yildiz. Uno dei nuovi volti su cui il club punta è Arman Durmisi, classe 2008, originario della Slovenia. Arrivato dal Koper, dove ha già debuttato con i grandi, Durmisi segue un percorso simile a quello di Yildiz, con un cammino che parte dall’Under 20 guidata da Francesco Magnanelli. Il trasferimento del giovane attaccante è stato accolto con orgoglio dal suo ex club, che ha definito la cessione una delle più importanti nella sua storia.
Durmisi, descritto come una punta centrale con abilità fuori dal comune, è stato seguito a lungo dalla Juventus, che ha anticipato la concorrenza di Parma e Lipsia. Con un contratto triennale, Arman ha già impressionato nei primi allenamenti, mostrando qualità speciali. Insieme a lui, la Juventus ha preso anche il fratello gemello Dajan, un centrocampista, considerato però meno dirompente.
In casa Juventus, le ultime settimane hanno visto l’arrivo di Giuseppe Pipitò, un giovane talento classe 2010. Scoperto dall’area scouting bianconera mentre giocava con l’Under 15 del Palermo, Pipitò era già noto online per i suoi video che spopolavano su YouTube. Giunto a Torino, ha continuato a fare quello che gli riesce meglio: segnare gol. Inserito nell’Under 15 guidata da Marcello Benesperi, ha subito trovato confidenza con la porta, segnando due reti nella Supreme Cup in Olanda, contribuendo alle vittorie contro Bruges e Borussia Dortmund.
Nonostante l’entusiasmo per il suo talento, alla Juventus nessuno ha fretta: c’è la convinzione che Pipitò sia un gioiello prezioso da far crescere con calma. Il giovane era seguito anche da Roma, Milan e Inter, ma è stato il club bianconero a portarlo a Torino. Il suo percorso sarà graduale, come dimostra l’esempio di Kenan Yildiz, che ha impiegato quasi un anno in Under 19 prima di prendersi la maglia numero “10”. La rapidità con cui brucerà le tappe dipenderà solo da lui.