Tuttosport: “Colpo di scena Belotti. Il Toro blinda il Gallo: clausola da 60 milioni!”

“L’allarme risuonò la prima volta a fine agosto, quando il West Ham – prima di ripiegare sullo juventino Zaza – provò a dare l’assalto a Belotti. Il club inglese si disse disposto anche a spendere 30 milioni, pur di ingaggiare il centravanti granata. Ma Cairo non volle sentir ragioni. Belotti non è in vendita, punto e basta. E il giocatore, con rispetto e coerenza, non fece nulla per incrinare il rapporto con il Torino, nonostante si prefigurasse per lui la possibilità di vedersi raddoppiare lo stipendio. Il presidente apprezzò molto l’atteggiamento professionale di Belotti. La sua gratitudine. E l’attaccamento. Tutti aspetti che facevano rima con la volontà di vivere da protagonista il nuovo corso granata. La svolta e l’ascesa della squadra, con Mihajlovic. Cairo e Belotti si dimostrarono, in modi diversi, lungimiranti. E uniti da speranze convergenti. Da un lato il desiderio di rafforzare ulteriormente il Toro, non solo con l’ingaggio di diversi giocatori di qualità, ma anche trattenendo un attaccante di valore come Belotti. Dall’altro, il piacere di continuare a crescere in un ambiente ideale, tra pressioni non esagerate, in un gruppo sano, unito, ambizioso. L’allarme comunque risuonò, a fine agosto. La mossa del West Ham, unitamente alla consapevolezza che Belotti è già da tempo seguito con interesse da diversi grandi club, fece pensare Cairo: il momento di agire si stava avvicinando. Poi l’attaccante (già autore di uno splendido girone di ritorno nello scorso campionato, con 11 gol, in aggiunta a quello segnato nell’autunno del 2015) fece le uova in modo fin stupefacente, andando persino oltre le più rosee aspettative: nonostante un infortunio muscolare durante il suo primo approdo nell’Italia di Ventura, nelle 5 presenze che è riuscito a mettere assieme in campionato ha già firmato altrettante reti. Una media record anche in Europa, considerando i 5 maggiori campionati continentali. E le reti sarebbero potute essere anche 8, se 2 rigori sbagliati e un palo clamoroso a Pescara non lo avessero frenato. Ma non è solo una questione di gol: pesano anche i globali progressi di Belotti quale trascinatore, da centravanti capace di tenere in ambasce da solo almeno 2 difensori, di aprire spazi per i compagni, di creare occasioni. Tutte doti che ne fanno un centravanti del futuro, in grado di attirare l’interesse dei top team d’Europa. Ha solo 22 anni, mostra grandi margini di miglioramento, fa gruppo ed è un ragazzo serio, con la testa sul collo. L’identikit del campione, in potenza. E il recente botto in Nazionale, con il gol alla Macedonia nella sua prima gara da titolare in azzurro, nel cuore di una prova splendida per intensità ed efficacia, è soltanto l’espressione pratica di questo processo di crescita, che porta Belotti sulla soglia della possibilità di diventare, un giorno, «uno degli attaccanti più forti d’Europa. Un misto di Graziani, Vieri e Chinaglia» (Prandelli dixit). Ecco, sì, il suo nome ormai è chiacchieratissimo, nei corridoi del mercato. Per questo, a cavallo del gol in azzurro, Cairo ha mollato definitivamente il freno: eccolo, il momento di agire. E anche in fretta.

Fino al 2021: il massimo. Il patron ha le idee chiare e una determinazione nitida. Non vuole perdere Belotti, in senso assoluto. E tantomeno intende rischiare che qualche top team lo irretisca e se lo porti via con un investimento ridotto, al culmine di un tira-e-molla pericoloso solo per il Toro. Così ha deciso di mettersi a tavolino. Nei progetti, un piano clamoroso, per la storia granata. Ovvero: blindare il ragazzo offrendogli non solo un prolungamento contrattuale fino al 2021 (5 anni: il massimo possibile) con un aumento significativo dello stipendio, ma anche attraverso un’inedita clausola rescissoria da… paura, per la prossima estate. Si parla già di 60 milioni; 50, come minimo. La clausola sarà oggetto di trattativa e influenzerà l’entità degli emolumenti. Più aumenterà l’una, più dovranno salire gli altri: è una legge del mercato. Cairo vuole che la squadra realizzi «qualcosa di importante già in questi mesi», ma coltiva anche la volontà di rafforzare ulteriormente il Torino, tra un anno. E, nella sua testa, quest’obiettivo si sposa con la decisione di trattenere Belotti. Il punto di partenza è proteggere il patrimonio, arricchendolo anche di ambiziosi progetti, nella scalata alla parte sinistra della classifica. La clausola è, nei fatti, uno straordinario antifurto. Se accordo sarà, se Belotti dirà sì alla clausola, quantomeno il Toro non potrà mai essere preso per il collo da qualche big dal fatturato stellare, con annesso il proposito di “rubare” al club granata un campione a prezzi di saldo”. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna di “Tuttosport”.

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Redazione Ilovepalermocalcio