Tuttosport: “Chievo e Parma nei guai, in B rischiano anche Foggia e Palermo”
“Le speranze del Cesena sono evaporate in una mattina di inizio estate L’Agenzia delle Entrate di Bologna ha dato un alto, a questo punto definitivo, parere negativo alla richiesta di dilazionare rename debito (50 milioni di euro) con il fisco. Una decisione neppure troppo sorprendente, visto che gia il primo no era parecchio circostanziato e che il tempo per trovare delle fideiussioni giustificative da parte del club era strettissimo. A questo, poi, va a aggiunto che pende una richesta di fallimento presentata dalla Procura della Repubblica di Bari e che presso il Tribunale delle Imprese di Bologna venerdì iniziera una causa promossa dalla Figc sulle presunte irregolarità degli amministratori rilevate dalla Covisoc. Ieri, infine, sono circolate notizie secondo cui il dub di Lugaresi non avrebbe ottemperato alla scadenza dei pagamenti dell’ultimo trimestre, oltre ad altre indiscrezioni nel mancato pagamento delle rate per lo stadio e ancora altri mancati pagamenti che porterebbero il totale del debito alla somma mostruosa di 78 milioni di euro. Insomma, il tempo del Cesena, cosi come lo abbiamo conosciuto fino a ora, sta finendo. SECONDO INGHIPPO Ma c’e di più. C’è l’altra grana che coinvolge Cesena e che “tira dentro” anche il Chievo. E lo coinvolge molto pesantemente perché il deferimento comunicato ieri dalla Procura federale sulle plusvalenze è particolarmente intricato, delicato, pericoloso. La Procura federale ha deferito i due presidenti (Lugaresi e Campedelli) molti compenti dei cda e, soprattutto, i club per responsabilità diretta. La tesi accusatoria che grazie a degli artifici contabili i due club sarebbero risuciti a ottenere le iscrizioni ai rispettivi campionati (per 3 stagioni il Cesena, per 2 il Chievo) senza averne i requisiti. Evidente che una simile accusa, portata alle estreme conseguenze, potrebbe persino mettere a rischio il mantenimento della categoria da parte del Chievo che, comunque, ha immediatamente (e ovviamente) manifestato la propria estraneità. LE CONSEGUENZE Una vicenda che ha subito fatto drizzare le orecchie la Crotone il cui presidente Gianni Vrenna ha chiarito: «Abbiamo appreso notizia del deferimento del Chievo e staremo attenti a quello che accadrà. Staremo attenti a questa storia molto più che delle vicende del Parma perche in questo caso siamo tirati direttamente in ballo noi. Approfondiremo subito la notizia». Già, perché in acque agitate naviga anche il Parma in conseguenza a un insidiosissimo deferimento: quello per gli Sms inviati da Emanuele Calaib a due giocatori dello Spazia alla viglia della Partita. Il club emiliano basa la propria difesa sul carattere scherzoso dei messaggi (almeno quell resi noti) ma è un fatto che la procura federale abbia optato per l’accusa di tentato illecito. Va detto che all’intemo del collegio accusatorio vi era una componente che voleva rubricare l’atto con la meno grave accusa di “comportamento antisportivo”: In ogni caso anche una minima penalizzazione potrebbe mettere a rischio la Serie A perché la pena deve essere “afflittiva” e quindi comminata nella stagione in cui si è consumato il reato in questione. E, visto che il Palermo ha chiuso a un solo punto di distanza dal Parma, in Sicilia sperano. Ecco, ma non è che neppure a Palermo se la passino benissimo: stavolta non è in movimento la giustizia sportiva, ma quella ordinaria che ha sequestrato 1 milione di euro e rinviato a giudizio Zamparini e altri dirigenti. A Foggia intanto aspettano la prima sentenza sul deferimento relativo ai pagamenti in nero che si sono consumati per 3 campionati consecutivi: anche in questo caso la Serie B è a forte rischio con una classifica che premierebbe l’Entella, la prima delle retrocesse”. A riportare questo è l’edizione odierna di Tuttosport.