“Va in campo ad abbracciare il suo allenatore, poi resta a guardare il suo Palermo. Che è ancora in embrione e cambierà sicuramente pelle. Maurizio Zamparini fa tappa a Bad Kleinkirchheim, un classico perché il presidente nella località della Carinzia ha casa. Anzi, più di una. È arrivato di buon mattino, Zamparini, e si è subito materializzato alla SportArena. E’ andato a salutare Davide Ballardini che nel frattempo si stava preparando per dirigere la prima seduta della giornata. Fra i due un abbraccio e qualche battuta, poi via in tribuna dove Zamparini ha parlato di questo Palermo, di quello che verrà nei prossimi giorni e di quello che potrebbe essere fra mesi. Zamparini poi è tornato anche nel pomeriggio per assistere alla seconda seduta, forse per vedere cosa sta preparando Ballardini per la prima amichevole di oggi con i dilettanti austriaci dell’Asko Mittlern. Un Palermo che da giovedì è orfano di Franco Vazquez, ceduto al Siviglia per 15 milioni. «Ma vale molto di più – assicura Zamparini -. Dall’inizio del ritiro mi ha scritto ogni giorno, quasi piangendo, chiedendomi di andare via. Non potevo trattenerlo. Così come non tratterrò chi non ha l’entusiasmo giusto, non voglio gente demotivata. Mi riferisco a Lazaar che ci ha chiesto di essere ceduto, tant’è che non ha rinnovato il contratto. Per Gonzalez il discorso è diverso, non ci ha chiesto niente ma se lo farà, anche lui andrà via». Presto acquisti Il Palermo ha bisogno di rinforzi. E se Balogh, Embalo e Posavec sono i «nuovi Vazquez», ora c’è bisogno di dare una mano a Ballardini che lavora con una squadra a metà. «I rinforzi arriveranno, soprattutto a centrocampo. Mi fido di Foschi, ha un budget e farà una buona squadra. Preferisco puntare sui giovani, piuttosto che su vecchi che costano tanto. Borriello? Ci interessa, ma solo se ha la giusta mentalità. Pinilla non verrà, in porta prenderemo un vice Posavec. La cessione del club? C’è l’interesse di una cordata americana capeggiata dall’imprenditore di origini palermitane Frank Cascio, ma il 20 sarà in Italia il gruppo cinese che s’è già fatto avanti, poi andrò io in Cina. Non c’è fretta, l’importante è che il Palermo finisca in buone mani. Intanto stiamo chiudendo il caso Mascardi (il Palermo deve 15 milioni all’argentino per l’affare Dybala, ndr), abbiamo fatto un’offerta di dilazione non del dovuto ma del “rubato”, in quattro anni con una fideiussione. Se non accettano chiederò al tribunale di intervenire»”. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna di “Tuttosport”.