Tuttosport: “Cassano all’Entella? Si può fare. Il feeling tra il giocatore e il club esiste, ma prima deve svincolarsi”
“E’ stato un Natale sereno per l’Entella. La rotonda vittoria ottenuta ai danni del Novara, il giorno della vigilia, ha restituito un po’ di buon umore a tutto l’ambiente che rischiava davvero di cadere in depressione dopo le sette partite senza vittorie. Un’Entella più cinica e cattiva in soli novanta minuti ha rimesso a posto i conti che rischiavano di essere in rosso dopo quel lungo periodo di appannamento. Qualche numero? A una giornata dalla fine del girone d’andata, con un bottino di 29 punti al suo attivo, l’Entella ha già migliorato la sua performance nella fase ascendente della stagione nella sua esperienza triennale in serie B. Un risultato sul quale pesa indubbiamente lo straordinario rendimento casalingo dei biancocelesti che, superando di slancio anche il non facile ostacolo Novara, hanno chiuso l’anno solare in casa senza sconfitte. L’ultimo stop giusto un anno fa: era il 27 dicembre del 2015 e il team allora di Alfredo Aglietti fu sconfitto nel fortino del Comunale 2-1 dal Crotone di Ivan Juric, che poi sarebbe salito speditamente in serie A. In un anno lo score casalingo dell’Entella parla di 13 vittorie, 7 pareggi e di una casella delle sconfitte che è immacolata. Parla Masucci «Il vantaggio del campo? Certo, lo conosciamo alla perfezione, ma sarebbe riduttivo ricondurre tutto a questo. C’è una squadra che ha carattere, un gioco e una sua identità ben precisa». Gaetano Masucci è uno degli uomini simbolo di questa Entella, un giocatore di grande rendimento e di duttilità tattica assoluta che, nonostante qualche acciacco nel corso della stagione, è già andato a segno la bellezza di cinque volte. Un bottino prezioso che ne fa insieme a Francesco Caputo una delle coppie gol migliori dell’intera serie B. «Giochiamo insiemegià da un bel po’ – sottolinea l’attaccante della Virtus Entella – abbiamo i nostri automatismi e ormai ci conosciamo a occhi chiusi». Sedici gol in due che hanno proiettato la creatura guidata da Roberto Breda nell’elite dei playoff, ma la sensazione è che l’Entella possa dare ancora quel qualcosa in più che finora ha fatto vedere soltanto a sprazzi. «Abbiamo ancora dei margini di miglioramento – continua Masucci – soprattutto in trasferta dobbiamo fare qualcosa di più in termini di punti. Non abbiamo mai giocato delle partite da censura assoluta fuori casa, ma qualche punto sicuramente ci manca». La sensazione, insomma, è che questa Entella sia migliorabile. Venerdì sera c’è il Cittadella e poi la palla passerà, inevitabilmente, al grande carrozzone del calcio mercato. Il tormentone Il tormentone Antonio Cassano è pronto a ripartire, ma nella stanza dei bottoni del quartier generale di via Gastaldi nessuno si straccia le vesti. La situazione, d’altra parte, è cristallizzata a quanto è accaduto la scorsa estate. Il rapporto di reciproca stima c’è, così come la simpatia, ma non si può dire che esista una trattativa vera e propria tra Entella e Cassano, anche perché il talento barese prima deve risolvere il suo rapporto con la Sampdoria. Per dirla con un termine in voga di questi tempi siamo soltanto al work in progress e nulla più. L’operazione Entella-Cassano sarebbe di grande impatto mediatico, ma la società di Antonio Gozzi ha fatto del basso profilo e delle trattative di mercato mirate la sua linea operativa e difficilmente derogherà da questo. Più verosimile che per puntellare la rosa, la società vada a cercare giocatori di prospettiva e da valorizzare come Simone Andrea Ganz, attaccante controllato dalla Juventus che non sta trovando nel Verona di Fabio Pecchia lo spazio che probabilmente sperava di avere. Un’operazione in stile Entella, anche perché in attacco è pressoché scontata la partenza di Aniello Cutolo e molto probabile quella del giovane Davide Diaw: per entrambi il prossimo futuro potrebbe essere in qualche club della Lega Pro.”. Questo quanto riportato da “Tuttosport”.