Tuttosport: “Caos Palermo, la Finanza in sede. Ecco la Mepal, nel 2008…”

“Un’altra giornata terribile per il Palermo, un altro choc per i tifosi e per la città che ancora non avevano somatizzato quello del closing sfumato. La Guardia di Finanza ieri mattina s’è presentata di buon mattino nella sede del Palermo allo stadio “Barbera“ per una perquisizione nell’ambito dell’inchiesta in cui è indagato il patron Zamparini insieme con altre persone, ex dirigenti e amministratori del club ma pure procuratori sportivi. Appropriazione indebita, riciclaggio, impiego di proventi di provenienza illecita, autoriciclaggio, sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte e falso in bilancio aggravato dalla transnazionalità i reati per i quali la Procura di Palermo sta indagando e, dalla mattinata di ieri, ha raccolto faldoni di documenti e file dai pc nella sede del club e nelle abitazioni dell’imprenditore friulano ad Aiello del Friuli e Vergiate. La perquisizione è durata fino a tarda sera, i militari hanno setacciato gli uffici ma anche gli spogliatoi e addirittura il vano ascensore. Aperta anche una cassaforte. In sede, oltre ai dipendenti, si sono presentati il neo segretario generale Gianni Francavilla, il team manager Vincenzo Todaro e l’avvocato Enrico Sanseverino. Proprio quest’ultimo intorno alle 16 ha lasciato momentaneamente gli uffici del club, limitandosi a dire di aver sentito Zamparini «sereno e combattivo», per poi rientrare in sede. Tutto parte, come dice lo stesso Zamparini, dalla società Mepal che era stata costituita per la commercializzazione dei prodotti a marchio “Palermo Calcio“ ed era stata posta in liquidazione nel 2008 ma la procedura fu revocata per utilizzare la società per il progetto del nuovo stadio e del centro sportivo che sarebbe dovuto sorgere a Carini. Il 26 giugno 2014 fu deliberato l’aumento di capitale della Mepal ed è stato conferito da parte del Palermo il ramo d’azienda contenente il contratto di locazione finanziaria con Unicredit Leasing spa avente a oggetto il marchio, il piano di merchandising e i contratti di licenza stipulati con Flash Trading Group srl e Swan Co Srl. Il tutto valutato 17 milioni di euro. Da giugno del 2016 il nuovo socio unico della Mepal srl è la Alyssa, società con sede in Lussemburgo. Nelle casse del Palermo sono entrati più di 21 milioni di euro che servivano a ripianare i debiti in vista della cessione. «Basta leggere le carte per capire che è tutto a posto – spiega Zamparini -. E’ un’operazione di bilancio e non di patrimonio. I conti sono certificati e quindi assolutamente in regola. Sono a disposizione dei magistrati per qualsiasi chiarimento. Purtroppo tutto questo ci reca un grave danno di immagine che mette a rischio le nostre operazioni finanziarie sia per il calciomercato che per la cessione del Palermo». Parole un po’ più morbide di quelle pronunciate a caldo dopo aver scoperto di avere la Finanza a casa. «Sono arrivati in tutte le mie abitazioni e nella sede del Palermo perché non ho ceduto la società a Baccaglini – il primo commento di Zamparini -. Siccome sembra che venerdì scorso un pm abbia detto che se io non avessi venduto il Palermo a Baccaglini mi avrebbe arrestato, probabilmente il motivo è questo. Falso in bilancio? Ma per l’amor di Dio…». Dichiarazioni che non rassicurano i tifosi che adesso temono anche per il prossimo campionato. Dalla Lega di B però assicurano che il Palermo si è regolarmente iscritto e che, se supererà i controlli della Covisoc relativi all’ultimo bilancio, sarà regolarmente al via ad agosto. E in questa nuova giornata d’inferno si torna a parlare di cessione del club. Mentre Baccaglini sta provando a tornare alla carica ma aspetta il via libera dalla banca londinese che ha fatto da advisor. Zamparini è tornato a parlare con Frank Cascio, l’ex manager di Michael Jackson che l’estate scorsa si era fatti avanti per l’acquisto del Palermo. Nel frattempo deve fare i conti con la Procura”. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna di “Tuttosport”.

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Redazione Ilovepalermocalcio