L’edizione odierna di Tuttosport si sofferma sul Palermo che ha vinto contro il Venezia grazie a super Brunori.
Riscatto e sorpasso. Il Palermo e Brunori (tripletta) hanno fatto impazzire di gioia i circa 500 tifosi che hanno seguito la squadra in trasferta allo stadio “Penzo” affondando il Venezia balzando al 2° posto, dove c’erano i lagunari. Emozioni sin dalle primissime battute della sfida ad alta quota: gradevole, vivace, piena zeppa di sussulti. Al 6’ l’arbitro Baroni di Firenze non ha avuto dubbi nell’indicare il dischetto quando Lund, smarcato da Brunori, è stato agganciato in area di rigore da Altare. Il Var ha fugato i dubbi relativi a una possibile fuorigioco del terzino sinistro statunitense e dagli undici metri Brunori è stato una sentenza: il bomber ha spiazzato Joronen e rotto l’incantesimo del gol che non era ancora arrivato. Per lui è stato l’inizio di una serata da incorniciare, a maggior ragione perché per uno come lui fa specie arrivare alla sesta giornata per trovare il primo centro stagionale.
I padroni di casa, tramortiti dalla partenza bruciante degli ospiti, desiderosi di cancellare la sconfitta casalinga contro il Cosenza, hanno tenuto botta, rintuzzato le sortite offensive mosse principalmente da Roberto Insigne e si sono ritrovati a maledire la sfortuna quando Sverko è stato costretto ad alzare bandiera bianca per problemi muscolari. Dentro Zampano, che è entrato subito bene in partita e ha dato il via a un’azione culminata nelle vibranti proteste di Lella per un presunto tocco di braccio di Di Francesco: Baroni ha lascito correre. Per rimanere in tema di centravanti di razza tutti gli occhi erano puntati, ovviamente, pure su capitan Pohjanpalo: ben contenuto per tutto il primo tempo prima di scatenarsi nel recupero.
L’idolo della piazza ha sfiorato il gol con una sassata di poco alta sulla traversa dopo un liscio di Ceccaroni e al 50’ ha festeggiato il suo terzo gol in quattro gare casalinghe fiondandosi su un tiro di Johnsen ribattuto da Mateju. Frizzante anche la ripresa. Pohjanpalo ha sfiorato il raddoppio con un piattone che si è spento a lato per questione di centimetri, Brunori non poteva sbagliare a due passi dalla linea di porta al 62’: ha approfittato dell’assistenza aerea di Lucioni e ha riportato avanti Corini. Prima Joronen gli aveva sbarrato la strada con la mano di richiamo su un tiro deviato da Zampano. Esultanza rimandata al 92’ quando il subentrato Mancuso lo ha messo a tu per tu con Joronen, freddato ancora una volta. Primo ko per Vanoli, tre punti al Venezia e una certezza: entrambe se la giocheranno fino alla fine per un posto in A.