Tuttosport: “Brescia, è caos aspettando la B. E Cellino latita”
L’edizione odierna di Tuttosport si sofferma sul caos al Brescia in attesa della B.
Al Brescia è tutto un grande boh. Cellino, dopo aver trascorso due settimane a luglio in barca sulle acque sarde, è rientrato solo pochi giorni in città per poi ripartire subito alla volte delle due città dove ha casa: prima Londra poi Miami. Non comunica, non spiega la strategia, lancia di volta in volta qualche input ai suoi più stretti collaboratori, che restano però con le mani legate in attesa del Consiglio di Stato. Che per ora rimane fissato al 29 di questo mese. Fin che non avrà la certezza della riammissione in B, il presidente delle Rondinelle pretende che tutto rimanga cristallizzato.
Persi Karacic, Labojko, Rodriguez, Listkowski, Bjorkengren e Ayè (per quest’ultimo sono stati incassati 1.5 milioni) l’unico volto (semi)nuovo è il 35enne Bjarnason, ripreso dopo che due anni fa Cellino gli offrì un contratto al ribasso nonostante fosse stato uno dei grandi protagonisti della stagione. Due anni dopo, il centrocampista islandese torna in biancoazzurro. Con quale ruolo non è dato sapere, dato che nel frattempo l’ex Pescara ha arretrato il suo raggio d’azione spostandosi nel ruolo di playmaker anche in Nazionale. Il problema è che in quella posizione al Brescia ci sono già Viviani, che dopo essere stato messo fuori rosa a gennaio ora viene ripescato in quanto possessore di altri due anni di contratto a cifre pesanti, e Van de Looi. Al Brescia in questo momento servono attaccanti.
L’unica punta pura in rosa è Bianchi poi c’è il 17enne Nuamah, che Cellino si è messo in testa di far seguire al fedelissimo Gastaldello come centravanti nonostante abbia sempre giocato mezzala nelle giovanili. La confusione regna sovrana. Negli ultimi giorni chi è stato vicino a Cellino l’ha descritto come un presidente preoccupato che il Consiglio di Stato possa ribaltare le tre sentenze dei tribunali sportivi e quella del Tar, riammettendo la Reggina e costringendo le Rondinelle a giocare in quella C maturata sul campo dopo aver perso il playout col Cosenza. In tutto questo c’è una città che viaggia tra l’esasperato e l’esausto. Gli ultras proseguono nella loro contestazione verso Cellino, anche per le vie della città sono comparsi adesivi e scritte con mantra “Cellino vattene”. Miglior sorte non viene riservata all’allenatore Gastaldello, reo di sposare le scelte presidenziali. Ci si chiede anche che ruolo abbia esattamente il ds Castagnini. Intanto nell’amichevole con il Mantova allenato dall’ex Possanzini è maturato un umiliante 3-0 dopo il quale sono stati tolti ai giocatori due giorni di riposo. Allenamento sia ieri che oggi. In un Ferragosto più che mai bollente.