L’ex allenatore del Benevento Marco Baroni fa le carte promozione. L’allenatore intervistato da “Tuttosport” ha analizzato il momento vissuto da Parma, Palermo e Frosinone. A suo modo di vedere il Parma è quella più in forma e la seria candidata a raggiungere la promozione senza passare dai playoff. Di seguito le dichiarazioni dell’allenatore:
“Un anno fa, di questi tempi, Marco Baroni preparava la scalata alla Serie A con il Benevento, capace di trionfare grazie a playoff travolgenti. Oggi il tecnico toscano, che spiccò il volo grazie all’esperienza nella Juventus Primavera, vede le caratteristiche giuste in una squadra che conta proprio su protagonisti della promozione dei campani come Fabio Ceravolo e Amato Ciciretti. «Il Parma è la squadra che vive lo stato di forma giusto proprio al momento propizio»: spiega Baroni, che indica gli emiliani come i grandi candidati ad accompagnare l’Empoli in Serie A senza passare attraverso la fase degli spareggi. L’Empoli ha dominato il girone di ritorno: qual è stato il segreto della squadra di Andreazzoli? «Hanno vinto attraverso il gioco e i gol, significa che ci sono qualità dei singoli e organizzazione. L’Empoli è la squadra più forte, la sua superiorità è stata enorme: la vittoria di lunedì sera a Frosinone, e la personalità con cui i toscani hanno rifilato quattro reti ad un’altra candidata alla promozione è l’emblema della stagione». Alle spalle dei toscani, chi vede meglio all’interno del trio con Parma, Palermo e Frosinone?«Il Parma, senza nulla togliere a Palermo e Frosinone. E’ una squadra che sta trovando la via della rete, là davanti ha tantissimi giocatori importanti, se è vero che qualcuno tra Siligardi, Insigne, Ciciretti e Ceravolo deve sempre partire dalla panchina. E poi c’è il giocatore che ha garantito il salto di qualità». A chi si riferisce? «Calaiò, in questo momento, ha la forza e la determinazione che fanno la differenza». Ha conosciuto Roberto D’Aversa a Lanciano, è sorpreso dal suo inizio di carriera da tecnico? «Ha sempre avuto personalità, a Lanciano era uno dei giocatori più ascoltati e rappresentativi, un leader». Palermo e Frosinone pagano forse la pressione di chi è quasi obbligato a tornare in A? «No, secondo me sono ottime squadre che, però, hanno qualcosa in meno rispetto al Parma». A cinque turni dalla fine della stagione regolare, su cosa pone l’accento un tecnico che insegue la promozione diretta ma deve preparare anche il piano B in caso di playoff ? «Chi ha entrambe le strade aperte, di fronte a sé, non vive una situazione facile. Faccio un esempio: lo scorso anno per il Benevento, uno dei vantaggi fu proprio quello di sapere che la serie A sarebbe passata attraverso i playoff. Mentre il Frosinone patì il contraccolpo di chi aveva avuto a lungo la promozione in tasca e se la vide sfuggire in extremis, così la ripartenza dai playoff non fu facile. Si può fare un paragone per casi del genere». Quale? «E’ come lo scalatore che giunge ad un passo dalla vetta della montagna e all’improvviso si trova a ripartire da zero. In casi del genere, chi arriva da dietro è avvantaggiato». In questi casi, cosa conta di più tra fattore campo, esperienza e condizione fisica? «La mentalità viene prima di tutto. Per il Benevento, lo scorso anno, fece la differenza: noi non ci accontentammo di disputare i playoff, volevamo soltanto la serie A. Poi è chiaro che fisicamente non si deve arrivare ‘cotti.’ E poi serve equilibrio tattico: noi schieravamo spesso quattro attaccanti veri ma, grazie all’applicazione di tutti, subimmo soltanto due reti in cinque partite negli spareggi». Tra chi arriverà da dietro, ai playoff , quale squadra sarà la più pericolosa? «Il Bari ha fattore campo e grande potenziale. Ma secondo me il perfetto esempio di outsider è il Cittadella: gioca bene e non ha nulla da perdere». Tra i protagonisti della B, qual è la squadra più ricca di uomini adatti all’ultimo mese della stagione? «Il Parma ha parecchi elementi con qualità, tecnica e gamba. D’Aversa ha tante frecce al suo arco»”.