Tuttosport: “Baratro Pordenone: «No, ce la faremo!»
L’edizione odierna di Tuttosport si sofferma sul Pordenone sempre più vicino al baratro.
Futuro più… nero che verde per il Pordenone. Una delle otto squadre impegnate sabato nella gara di andata del secondo turno dei playoff. Dal sogno (e desiderio), dell’immediato ritorno in Serie B, al rischio concreto del fallimento societario. Dopo che il procuratore della Repubblica di Pordenone Raffaele Tito ha presentato istanza di fallimento per il Pordenone calcio. Mettendo in evidenza come a situazione debitoria è tale che «anche con l’ipotesi più positiva, quella della promozione in Serie B, le cose non cambierebbero».
Difficoltà emerse dopo che lo stesso Tito e la pm Monica Carraturo hanno studiato le carte e il fascicolo finito sul tavolo del giudice fallimentare è dettagliato. Il sodalizio del presidente Mauro Lovisa era consapevole che la situazione stava volgendo al peggio da diverso tempo. Con queste premesse il club ha cercato di proseguire l’attività malgrado col trascorrere dei mesi il percorso da compiere fosse diventato sempre più difficoltoso. È emerso un quadro dove l’unica possibile decisione è stata l’istanza di fallimento. La richiesta verrà valutata e potrebbe portare a scenari diversi.
Dalla Procura attualmente non è però stato possibile stabilire quanto la vicenda sia complicata. Pordenone retrocesso la scorsa estate dopo un triennio in Serie B, l’apice nella prima stagione: 2019/20, dove con Attilio Tesser in panchina, nella semifinale playoff per salire in Serie A, si è arreso al Frosinone di Alessandro Nesta. Nei due campionati successivi, quindicesimo e ultimo posto con cinque allenatori cambiati: Attilio Tesser, Maurizio Domizzi, Massimo Paci, Massimo Rastelli e Bruno Tedino. In questa stagione, esonerato Domenico Di Carlo dopo 30 giornate, promosso dall’Under 17 l’ex capitano Mirko Stefani, richiamato Di Carlo a due giornate dalla fine. Gestione che ha registrato una perdita di 6,76 milioni al termine del 2022, aumentata di 2,93 milioni rispetto al 2021, considerevole il debito di 7,6 milioni con l’Agenzia delle Entrate, che grazie alla norma Salvacalcio il club avrebbe rateizzato a dicembre sino al 2027.
Clamoroso, il Pordenone può andare in B e poi fallire: “Presentata istanza di fallimento”
La retrocessione dalla Serie B ha sicuramente acuito le perdite, col patrimonio passato da 2,4 milioni ad un passivo di 1,3. In Lega Pro i friulani per cercare di risalire immediatamente in cadetteria hanno allestito una formazione di vertice, che ha chiuso al secondo posto, ma con una gestione onerosa. Con queste situazioni il futuro del Pordenone potrebbe diventare a forte rischio, anche se il titolo sportivo potrebbe essere salvato attraverso una procedura che porti a nuovi investitori, in modo tale di poter iscriversi al prossimo campionato entro il 20 giugno. Nel frattempo i vertici della società con un comunicato hanno reso noto che «Il Pordenone sta completando un piano di ristrutturazione che potrà consentirgli di superare una situazione di difficoltà temporanea e garantire sia con il mantenimento della categoria che con la possibile promozione, la continuità di un progetto sportivo portato avanti in questi anni con impegno e sacrifici».