Tuttosport: “Azzurrini, fate le furie! Italia-Spagna è il top”

“Parata di stelle. Alcuni già lo sono, altri sono in rampa di lancio e lo diventeranno a breve. Italia-Spagna, oltre alla semifinale dell’Europeo Under 21, rappresenta anche il meglio o quasi che il vecchio continente riesce a produrre a livello giovanile. La sfida tra la “Rojita” e gli azzurri di Di Biagio si gioca a tutto campo tra le due formazioni più forti e complete del torneo, in quella che molti considerano una finale anticipata. DIFESA A OLTRANZA Si parte dai numeri uno. Non siamo ancora ai livelli delle sfide tra Zoff e Arconada, Zenga e Zubizarreta o Buffon e Casillas ma l’incrocio tra Donnarumma e Arrizabalaga, è di tutto rispetto. Al netto delle dichiarazioni rassicuranti, il milanista sembra distratto dal mercato. Sinora non ha disputato un gran torneo, non esente da colpe in almeno due delle tre reti subite contro la Repubblica Ceca. Il ba- sco ad appena 22 anni difen- de i pali dell’Atletico Bilbao. Meno qualità rispetto a Donnarumma ma più regolarita. Davanti a loro, reparti diversi. Quello italiano, considerando la squalifica di Conti, proprio nel mezzo ha il suo punto di forza con il tandem Caldara-Rugani: una sicurezza. Dall’altro lato, però, ci sono due treni che non fanno fermate. La coppia di terzini Bellerin-Gayà è il top che a livello giovanile può offrire il calcio. Non è un caso che giochino titolari rispettivamente nell’Arsenal e nel Valencia. QUALITA’ DA VENDERE In mediana, l’altro snodo della gara. Per l’Italia ci sono l’astro nascente Pellegrini, prossimo sposo giallorosso, Gagliardini e capitan Benassi, pronto al sacrificio come accaduto nell’inedito ruolo di esterno nel 4-4-2 contro la Germania. La Spagna replica con due tipi niente male: Saul Niguez, uno che a 20 anni ha giocato la finale di Champions League con l’Atletico Madrid e Denis Suarez, scelto dal Barcellona per entrare nelle rotazioni del centrocampo blaugrana. Senza contare che la fonte del gioco iberico, rimane Marcos Llorente, reduce da un’annata da protagonista nel sorprendente Deportivo Alaves. FANTASIA AL POTERE Si arriva finalmente in attacco. Dove c’è la foto della gara, come in una locandina di un incontro di boxe: Asensio vs Bernardeschi. Dai loro piedi e dalle loro giocate passa l’approdo in finale. Lo spagnolo è reduce da un gol alla Juventus a Cardiff e ha messo in discussione in questa stagione le gerarchie di un attacco composto da campioni del calibro di Ronaldo, Bale, Benzema, James Rodriguez e Morata. Bernardeschi, in assenza di Berardi, dovrà caricarsi l’Italia sulle spalle. Ha segnato il gol decisivo contro la Germania ma complessivamente il suo Europeo è stato sin qui deludente. L’augurio è che la rete dell’altra sera lo abbia sbloccato. Si avvarrà, per l’impresa, del compagno di squadra Chiesa e di Petagna, utile in una gara dove l’Italia lascerà il possesso palla agli avversari. Che oltre ad Asensio, possono schierare anche l’ex milanista Deulofeu e Sandro Ramirez. Una cosa è certa: stasera non ci sarà tempo per annoiarsi”. Questo quanto riportato da “Tuttosport”.