“Una sinfonia, una squadra bella da vedere. Più di qualche altra che sta avanti in classifica. È una grande Atalanta quella che passa al Barbera, stadio in cui Gasperini da allenatore del Palermo aveva avuto poche soddisfazioni. Stavolta dà una lezione ai rosanero, si prende il quarto posto in compagnia dell’Inter (in attesa di Lazio-Milan) e anestetizza le speranze salvezza del Palermo, che dà una mano regalando i primi due gol. Di fatto fra l’Atalanta attuale e questo Palermo, a -8 dalla salvezza, c’è un abisso, come qualità individuale e come organizzazione. Gasperini ha creato un luna park, Lopez si arrabatta con una squadra che spesso va in confusione. Gasperini, poi, ha un giocatore formidabile: il «Papu» Gomez. Da ex catanese ha trovato un’accoglienza niente male, ma se n’è infischiato, regalando sprazzi di grandi calcio. Un gol da attaccante consumato, una lunga serie di giocate d’altra scuola che hanno mandato in tilt Goldaniga e Gonzalez e infine un assist da “esposizione” per la rete di Cristante (altro ex che s’è tolto un sassolino…) che ha chiuso la partita a 12’ dalla fine. «Dalla sconfitta dell’andata proprio col Palermo in 19 partite abbiamo fatto 42 punti, non è un fatto usuale – commenta Gasperini -. Abbiamo vinto una partita difficile, contro una squadra viva. Abbiamo creato e anche sprecato tanto, li abbiamo riportati in partita, poi l’abbiamo chiusa con Cristante. L’Europa? Ce la giochiamo, intanto mi godo questo quarto posto e tifo per un bel pareggio fra Lazio e Milan». supremazia evidente Che l’Atalanta fosse arrivata per fare la voce grossa si è capito subito, così come è stata lampante la giornata no di Jajalo che dopo 30 secondi, con un passaggio moscio, ha regalato una palla sanguinosa a Gomez che per poco non trasformava in gol. In 8’ i nerazzurri hanno fatto tremare la porta di Posavec in tre occasioni, una supremazia concretizzatasi al 19’ grazie a una giocata che fa impazzire gli allenatori. Cross dell’esterno sinistro (Spinazzola), gol di quello destro (Conti) di testa. Nell’occasione difesa del Palermo ferma come in un presepe, Pezzella al bar a guardare Conti che segnava. Spaccata la partita, l’Atalanta ha continuato ad attaccare ma il raddoppio è arrivato su gentile concessione di… Jajalo. Nuovo passaggio sbagliato sui 30 metri, palla sul petto di Gomez a cui non sembra vero, uno contro uno con Goldaniga, sinistro a incrociare e ciao Posavec. Una botta terrificante per il Palermo, che però ha avuto il merito di restare nella partita e di riaprirla a 4’ dall’intervallo con un colpo di testa di Chochev. Il Palermo nella ripresa è tornato in campo battagliero, l’Atalanta non si è scomposta: ha sbagliato il tris con Petagna da pochi passi, ha rischiato due volte con Nestorovski (sulla seconda di testa il macedone era solo davanti a Berisha), poi l’ha chiusa con Cristante che ha letto alla grande il passaggio di Gomez. Da segnalare anche una traversa di Spinazzola prima del tris e il palo di Balogh nel recupero. L’Atalanta può sognare, Lopez incassa la prima sconfitta, Zamparini la solita contestazione. Per il Palermo è sempre più dura. «Di sicuro – sottolinea Lopez – non possiamo regalare gol così, in classifica non si è mosso niente, io continuo a crederci». Beato lui…”. Questo quanto si legge su “La Gazzetta dello Sport”.